5 Stelle, voci di scissione. Silvia Vono: entro in «Italia Viva» di Renzi

Ma il vero problema per Di Maio non è il documento, è il malessere che coinvolge molti big della prima ora, compagni di avventura nel governo con la Lega e poi brutalmente scaricati. Non avendo lenito le ferite, né consolato il loro ego né trovato poltrone alternative, la rabbia e il nervosismo sono alle stelle. Per questo ora Di Maio prova ad accelerare la riorganizzazione e a porsi alla testa della rivolta, per domarla.

Il fronte è talmente variegato che, probabilmente, rientrerà da solo. Anche se non mancano cani sciolti che starebbero contattando altri gruppi. C’ è di sicuro una guerra di propaganda, condotta dalla Lega in primis ma anche dai gruppi renziani. Andrea Crippa, vice di Matteo Salvini, spara il numero di venti parlamentari pronti alla transumanza direzione Lega.

Altre voci più prudenti parlano, invece di cinque deputati pronti a traslocare, mentre al Senato per ora trasloca una sola senatrice: si tratta di Gelsomina Silvia Vono, senatrice calabrese, che ha deciso di uscire in direzione dei renziani per aderire a Italia viva. La senatrice di Catanzaro era data come possibile sottosegretario ma la nomina è sfumata. E, con lei, altri eletti nell’ uninominale sarebbero tentati di lasciare. Ma sono voci, ipotesi che si rincorrono, decisioni che vertono su situazioni personali più che correnti organizzate e gruppi di potere pronti a spostarsi. Per provare a vedere se l’ incendio Di Maio invita i suoi a «registrare le conversazioni, se qualcuno viene a fare delle avances». Per capire se l’ incendio si spegnerà, bisognerà attendere l’ elezione del nuovo capogruppo in Senato (possibile Danilo Toninelli) e i dieci «facilitatori», che si andranno ad affiancare ai referenti regionali, in quella riorganizzazione lanciata a febbraio e poi impantanata.

CORRIERE.IT

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