Manovra, liti nella notte. I timori su Renzi e Di Maio: così facciamo poca strada
ROMA — Un partecipante agli incontri preliminari la mette così: «Se Renzi comincia a differenziarsi per avere visibilità e Di Maio si mette a inseguirlo sul suo terreno, facciamo poca strada. Finiremo per dividerci in responsabili e arruffapopolo». È il termometro di un clima elettrico, nella giornata che ha portato alla definizione della Nadef, la nota di aggiornamento del Documento di economia e Finanza, atto preliminare alla legge di bilancio.
Le note di Franceschini e di Conte
Nel pomeriggio arrivano due note asimmetriche che rendono l’idea. Da una parte Dario Franceschini, che manda un «avviso ai naviganti» (dalla Sala delle Caravelle) e si rivolge implicitamente a renziani e 5 Stelle, attribuendo loro una «smania quotidiana di visibilità», che «logora i governi». A seguire, una nota concordata con il Pd del premier Giuseppe Conte, che segue la scia ma con un solo obiettivo: i renziani. Il destinatario implicito è però Luigi Di Maio, che non perde occasione per far sentire il suo peso. Non a caso ieri mattina ha riunito i suoi e ha fatto sapere di avere escogitato un metodo — attraverso un software che rivelerebbe le false compensazioni dei grandi evasori — per recuperare dai 5 ai 7 milioni.
Pages: 1 2