Nuovo scandalo milionario in Vaticano: indagato un monsignore e il capo dell’Antiriciclaggio
Perché ieri sono state effettuate acquisizioni di “documenti” ed “apparati elettronici” in Vaticano? Non è solo una curiosità.
Il quesito è valido da quando la Sala Stampa della Santa Sede ha dato notizia di queste “acquisizioni”, cioè sequestri, ossia proprio nel pomeriggio del primo ottobre ma, ma, nel corso della giornata di oggi, stanno emergendo altri particolari, che possono rivelarsi utili a chiarire il quadro nel suo insieme. Il Vaticano sta investingando al suo interno. Questo va premesso. Le informazioni fornite poche ore fa raccontavano di come le operazioni di acquisizione fossero state eseguite in alcuni uffici della Segreteria di Stato, il cosiddetto “ministero degli Esteri”, e dell’Autorità d’Informazione Finanziaria. Stando a quanto avevamo appreso, poi, il tutto era scaturito da denunce fatte partire dallo Ior. Era noto pure come l’azione fosse stata intrapresa dopo il via libera degli organi competenti. E poi c’era quella specificazione “operazioni finanziarie compiute nel tempo”. Ma niente di più analitico.
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