Renzi: «Le spese per i servizi salite a 150 miliardi. Bisogna tagliare lì per aiutare il lavoro»

di Matteo Renzi

Renzi: «Le spese per i servizi salite a 150 miliardi. Bisogna tagliare lì per aiutare il lavoro»

Caro Direttore, diminuire le tasse sul lavoro è la priorità ribadita a parole da tutti i leader politici e da tutti i commentatori economici. Tutti possono permettersi di dire che va abbassato il cuneo fiscale. Ma pochi, pochissimi, possono dire di averlo fatto davvero. Perché con le parole sono bravi tutti, ma quando si tratta di passare ai fatti le cose cambiano. Il governo che ho avuto l’onore di presiedere costituisce una felice eccezione. Nel triennio 2015-2017, figlio delle nostre leggi di bilancio 2014-2016, la riduzione del cuneo è stata di oltre 22 miliardi di euro l’anno comprensiva dell’operazione 80 euro, dell’Irap costo del lavoro e della decontribuzione prevista dal Jobs act. Ventidue miliardi, non spiccioli. E non è un caso se le recenti revisioni dell’Istat dimostrano come questo triennio sia quello con i risultati più positivi per la nostra economia dall’avvento della zona euro. Se abbassi davvero le tasse agli imprenditori, questi assumono. Se metti davvero soldi in tasca al ceto medio basso, questo spende. Il triennio 2015-2017 dimostra che sì, si può fare.

Ma non è pensabile che per diminuire il cuneo si voglia aumentare l’Iva. Aumentare l’Iva per 7 miliardi in cambio di una riduzione del cuneo fiscale per 2.5 miliardi di euro non è un affare: è un autogol. E bene hanno fatto i nostri rappresentanti a opporsi con tutte le loro forze.

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