Migranti, Carola Rackete attacca l’Europa: “Dove eravate quando abbiamo chiesto aiuto?”
Nessun governo europeo si è preso la responsabilità dei 53 migranti, “è stata una vergogna”. Carola Rackete,
la comandante tedesca della SeaWatch3 che forzò il blocco italiano ed
entrò nel porto di Lampedusa dopo aver atteso per 17 giorni in mare con
quei 53 derelitti a bordo della nave, attacca duramente le istituzioni
europee durante l’audizione davanti alla Commissione per le libertà civili, giustizia e affari interni (Libe) del Parlamento europeo.
“L’unica risposta che ho avuto allora è stata da Tripoli, dove non
potevo andare. In Europa, la culla dei diritti, nessun governo voleva 53
migranti. E’ stata una vergogna. Le istituzioni mi hanno attaccata.
Sono stata lasciata sola. I governi hanno eretto muri, come se sulla
nave ci fosse la peste”. La mia” decisione di entrare in porto “dopo 17
giorni in mare senza ricevere risposta non fu una provocazione come
molti hanno detto. Ma un’esigenza”. “Ritenevo che non fosse più sicuro
restare in mare e temevo per quanto potesse accadere”.
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