Dazi: la Cina gioca al ribasso con gli Usa, Borse deboli
La settimana è ricca dal punto di vista dell’agenda economica. Si apre con gli ordini all’industria tedesca e con i crediti al consumo negli Stati Uniti. In Germania arriva un nuovo segnale di rallentamento dalla manifattura: gli ordini scendono infatti dello 0,6% mensile ad agosto, contro attese per un -0,2%, e del 6,7% annuo.
In attesa di leggere i verbali della riunione Fed nei prossimi giorni, oggi sono previsti i discorsi di Powell e George. Dall’Istat arriva la nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, attese anche le nuove previsioni economiche di Confindustria. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, incontra a Palazzo Chigi i sindacati sulla legge di Bilancio, mentre in Parlamento cominciano le audizioni sulla Nadef: in serata arriva il ministro dell’Economia Gualtieri.
L’euro apre poco mosso sotto quota 1,10 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,0976 dollari e 117,32 yen. Dollaro/yen in calo a 106,89. Giù lo yuan offshore a 7,1337 sul biglietto verde, dopo le indiscrezioni sulle trattative commerciali, mentre quello onshore non viene quotato per l’ultimo giorno delle vacanze in Cina.
Il prezzo del petrolio apre stabile ma resta debole, per i timori che l’indebolimento dello scenario internazionale pesi sulla domanda globale. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti salgono di 4 cent a 52,85 dollari e quelli sul Brent cedono di 2 cent a 58,35 dollari al barile.
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