Formula 1, Bottas beffa le Furie Rosse e vince il Gp di Suzuka. Seconda la Ferrari di Vettel
Ma subito dopo entra in contatto con Leclerc e si gira. Il monegasco prosegue ma con la macchina che perde pezzi: l’ala anteriore, poi lo specchietto. Sarà costretto ai box per cambiare tutto il muso, rientrare 18° e tentare una disperata ma ormai inutile rimonta.
“C’è rammarico per non aver raccolto quanto abbiamo seminato, ma la partenza ha compromesso il resto della gara. E’ vero che il ritmo di gara e il degrado delle gomme non era all’altezza della Mercedes ma rimanendo davanti sarebbe stato diverso” ammette il team principal della Ferrari, Mattia Binotto. “Vettel ha anticipato la partenza, per fortuna non è stato penalizzato, mentre quel che è successo a Leclerc è una conseguenza di quanto avvenuto a Sebastian. Lo ha visto muoversi e si è distratto, poi ha avuto quel contatto dovuto alla bagarre della prima curva”.
“Sono felice, molto felice” dice il finlandese alla sua sesta vittoria in carriera, la terza del 2019. “Su questa pista non è mai semplice quando si parte dalla terza casella, ma ci ho creduto e non ho mollato per tutta la gara, sapendo che ci sarebbero state delle opportunità. Sono partito molto bene, passando le due Ferrari e poi il passo è stato super, sono riuscito a controllare e mi sono anche divertito dal primo all’ultimo giro. Sulla strategia, sapevamo che non ci sarebbe stata molta differenza tra una o due soste, ma per fortuna è andata bene e sono riuscito a spingere quando volevo e a gestire quando serviva. Sono davvero molto felice di far parte di questo team, il sesto titolo è qualcosa di incredibile”.
Infatti. Peraltro, con il successo Bottas rosicchia qualche punto (è ora a 274) al compagno e leader della classifica Hamilton (338): può protrarre la lotta per il titolo fino al gp di Austin. “Sono molto felice per la squadra, abbiamo eguagliato il record della Ferrari di Schumacher e Todt” dice il capo della Mercedes, Toto Wolff. “Per lo sport e il record siamo molto contenti perché è molto difficile motivarsi ogni anno, rimanere innovativi, spingere e continuare a sviluppare. Vincere qui? Non ci speravo perché ci mancava la velocità sul giro e qui è complicato superare. Ma sono molto felice, perché in questi momenti difficili la squadra reagisce”.
Non coglie invece l’attimo, Vettel: “In partenza le luci sono rimaste accese tanto tempo e io ho perso l’attimo giusto, perdendo tanto tempo. È stata poi difficile perché le Mercedes erano davvero molto veloci e avevano un passo migliore del nostro. Valtteri volava letteralmente tra metà e la fine del primo stint, così come Lewis che ha provato prima una strategia a una sosta. Sapevo che alla fine mi avrebbe raggiunto, ma io ho cercato di trovare il passo giusto contenendolo nei posti in cui poteva cercare il sorpasso. Anche senza errore in partenza, non so se saremmo comunque riusciti a lottare per la vittoria. La Mercedes aveva comunque delle carte strategiche da giocare e noi avevamo un passo un po’ più lento del loro”.
Meno loquace del solito, Hamilton: “Innanzitutto congratulazioni a tutto il team per il sesto titolo. Per quanto riguarda la gara, non sarebbe stato diverso se non ci fosse stato in ballo il titolo Costruttori, perché abbiamo sempre avuto modo di battagliare alla pari fin dall’inizio della stagione e sarà così anche nelle ultime quattro gare”. Ma poi c’è chi vince da sei anni, ed è sempre lo stesso.
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