Vaticano, il saluto del capo della gendarmeria: «Tanta amarezza». Oggi la sostituzione
CITTÀ DEL VATICANO – Domenica mattina Francesco celebrava la messa per canonizzare cinque nuovi santi e lui stava come sempre al suo posto, in completo scuro accanto al Papa, la mano posata sull’auto e gli occhi a percorrere piazza San Pietro durante il saluto ai fedeli. Eppure, si dice in Vaticano, la decisione è presa, già questa mattina la sostituzione di Domenico Giani alla guida della Gendarmeria vaticana potrebbe essere ufficiale e quella di ieri l’ultima immagine da «angelo custode» del pontefice, dopo vent’anni di servizio.
Agli amici aveva confidato che non sarebbe mai rimasto dove non è voluto. Il comandante ha parlato ieri con Francesco e poi riunito i gendarmi per informarli che il suo mandato è ormai terminato. Molti di loro sono già stati interrogati dal promotore di giustizia Roberto Zannotti, titolare dell’indagine sulla fuga di notizie che ha fatto infuriare il Papa, tanto da convincerlo a parlare di «peccato mortale»: la «soffiata» che ha consentito la pubblicazione della «disposizione di servizio» con nomi e foto dei cinque dipendenti della Santa Sede coinvolti nell’inchiesta sugli investimenti immobiliari da centinaia di milioni di euro.
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