La manifestazione a Roma di Salvini e del centrodestra contro il governo

Ore 15.30 – Fedriga: «Repressione con fermezza»

«Oggi è il tempo della repressione con fermezza. Permettere alla forze dell’ordine di intervenire senza pura» dice il governatore del friuli venezia Giulia dopo aver elencato una serie di reati commessi nella sua regione da stranieri. Fedriga chiede di sospendere il trattato di Schengen.

Ore 15.20 – La piazza urla «Elezioni!»

«Il parlamento non rappresenta più il popolo» dice il senatore Alberto Bagnai. E la piazza esplode nel grido ritmato: «Elezioni, elezioni!». Bagnai ha poi espresso parole di elogio per la Gran Bretagna che ha potuto votare per la Brexit. E a proposito dell’euro conferma: «nessun processo è irreversibile».

Ore 15.10 – Salvini: «È la piazza di tutti»

«Questa non è la piazza di Matteo, Giorgia e Silvio, ma di tutti» ha detto Salvini aprendo la manifestazione. Parole che sembrano voler smorzare le polemiche della vigilia. Giorgia Meloni, in particolare aveva lamentato il fatto che sul palco comparivano – cosa effettivamente avvenuta – solo i simboli della Lega e il nome di Matteo Salvini. poi ha dedicato il silenzio alla memoria dei poliziotti uccisi a Trieste.

Ore 15.00 – Fontana: «In piazza la parte buona d’Italia»

«È un ritorno al buon governo, che è sempre rimasto nelle regioni» guidate dalla coalizione di centrodestra. Lo dice, parlando a margine della manifestazione a piazza San Giovanni, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. Oggi a Roma si «ricompatta quella che è sempre stata la forza di questo Paese. È una piazza che rappresenta la parte buona dell’Italia», aggiunge

Ore 14.48 – «Una patria da amare»

«Una patria da amare e da difendere» è lo slogan che campeggia sul palco. Al suo fianco il «Prima gli italiani» di conio leghista e il tradizionale Alberto da Giussano. In piazza molte bandiere di partito ma poche bandiere tricolori.

Ore 14.45 – Primi a parlare gli agenti carcerari

I primi a prendere la parola dal placo saranno i rappresentanti del Sappe, il sindacato della polizia penitenziaria. Sei agenti del carcere di Torino pochi giorni fa sono stati arrestati per torture su detenuti e Salvini aveva preso le loro parti. A seguire gli interventi della giornalista Maria Giovanna maglie, del senatore no euro Alberto Bagnai e dei governatori regionali del centrodestra. poi i tre leader della coalizione

Ore 14.30- Casapound: «Nessuna alleanza»

I militanti di Casapound hanno fatto ingresso in piazza con in testa il loro leader Simone Di Stefano. «Diciamo no a qualsiasi accordo, non entreremo in coalizioni con il centrodestra. Siamo qui per dare un contributo di idee» ha detto quest’ultimo rispondendo a domande dei giornalisti.

Ore 14.15 – Minacce e insulti a Gad Lerner

Insulti e minacce hanno accolto l’arrivo in piazza San Giovanni di Gad Lerner; il giornalista si è avvicinato al banchetto per ritirare il suo accredito quando è stato accerchiato da alcuni manifestanti che gli hanno urlato «Vattene! Sei pericoloso, non devi entrare!. Alcuni hanno chiamato anche il servizio d’ordine per farlo allontanare. Gli organizzatori sono intervenuti per riportare la calma

Ore 14- Salvini in piazza

Salvini è arrivato in piazza San Giovanni alle 14: si è affacciato dal palco per salutare le persone che già si trovano sul luogo della manifestazione accolto da urla «Matteo, Matteo!». Contemporaneamente il gruppo dei militanti di Casapound si è mosso dalla sua sede per unirsi agli altri partecipanti. i militanti dell’ultradestra sono circa 2.000

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