Brexit, oggi il voto in Parlamento. Ma un emendamento potrebbe far slittare tutto
di Luigi Ippolito
Dal nostro corrispondente
LONDRA — Oggi a Londra è il giorno del giudizio. I deputati di Westminster votano questo pomeriggio sull’accordo per la Brexit concluso giovedì da Boris Johnson a Bruxelles: l’approvazione è sul filo del rasoio, perché gli unionisti protestanti nordirlandesi sono contrari e il governo da solo non ha la maggioranza. Il premier ha passato le ultime, frenetiche ore a tentare di convincere i deputati recalcitranti: lui spera che vada in suo soccorso una pattuglia di laburisti pro-Brexit, che potrebbe consentirgli di tagliare il traguardo. Uno scenario, secondo le indiscrezioni delle ultime ore, che pare possa materializzarsi. «È il tempo di decidere. Un altro rinvio sarebbe insensato, questo accordo ci consente di riprendere il controllo», ha detto il premier al Parlamento.
Tutto ancora in gioco
Ma se l’accordo venisse respinto, come resta possibile, si aprirebbero scenari imprevedibili: Johnson sarebbe costretto da una legge a chiedere una proroga della Brexit, che altrimenti scatterebbe automaticamente il 31 ottobre, anche in mancanza di un accordo. Ma i leader europei, a partire dal francese Macron e dall’irlandese Varadkar, hanno detto che una estensione non è garantita (devono essere i 27 a concederla). In questo caso si andrebbe al no deal, il divorzio catastrofico senza intese. Che però Angela Merkel ha detto di voler evitare in tutti i casi. Non è tuttavia escluso un ennesimo colpo di scena.
Pages: 1 2