Conte «corregge» la manovra 2020: slittano tetto ai contanti e multe legate al Pos
di Enrico Marro, Lorenzo Salvia
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, 55 anni (Imagoeconomica)
C’è una prima intesa sulle correzioni della manovra, ma limitata al contante e ai Pos. La riduzione del tetto ai pagamenti cash da 3 mila a 2 mila euro scatterà non più il primo gennaio ma il primo luglio. Rinvio di sei mesi anche per le sanzioni a carico dei commercianti che non si doteranno di Pos e del meccanismo premiale sulle spese fatte con pagamenti elettronici per il super bonus della Befana (cash back). Intesa di massima, cioè aperta a modifiche, sul carcere ai grandi evasori, con una norma che non entra in vigore subito col decreto fiscale ma solo dopo la conversione in legge, per lasciare lo spazio a correzioni in Parlamento. Mentre sullo stop alla stretta per le partita Iva ci sarà ancora da discutere.
(L’asse ritrovato con Di Maio, che offre al premier un «patto anti-Renzi»: leggi qui il retroscena di Marco Galluzzo e Alessandro Trocino)
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