I sentimenti e il futuro. Le due cose essenziali per vivere

E d’accordo che “a vent’anni si è stupidi davvero”, come cantava Francesco Guccini già ai tempi di Eskimo: ma allora si era stupidi perché “quante balle si ha in testa quell’età”, ed erano balle che parlavano di politica e rivoluzione, magari anche di robe brutte come la lotta armata. E quindi per carità, non è che si voglia rimpiangere niente, anche perché la droga girava pure allora. Ma mi hanno colpito due cose che ho letto ieri. La prima l’ha scritta su questo giornale Luigi Caroppo: “Non siamo più educati ai sentimenti, forse”. La seconda Vittorino Andreoli, lo psichiatra, sul Corriere della Sera: i ragazzi di oggi, a differenza dei loro padri, non si sentono più legati “a un futuro possibile”.
Si può avere tutto, nella vita: un Pil che cresce, una disoccupazione a tasso zero, una flat tax al 10 per cento: ma quando mancano quelle due cose lì, “i sentimenti” e “il futuro”, la vita non ha più nessun senso. E si muore dentro. Al punto, come scrive ancora Andreoli, da non percepire più nemmeno il rischio: né quello di prendere pasticche in discoteca, né quello di guidare ubriachi, perché non si ha più paura della morte. Solo una minoranza muore davvero: ma il vuoto ce l’abbiamo dentro un po’ tutti.

QN.NET

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.