Reddito di cittadinanza, la ministra Catalfo firma il decreto: progetti utili alla comunità per i percettori
Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo ha firmato il decreto ministeriale, concertato con i Comuni, che definisce l’attivazione dei lavori di pubblica utilità che i beneficiari di Reddito di cittadinanza dovranno effettuare presso il Comune di residenza. “E’ un atto importante nel percorso di costruzione di un moderno sistema di welfare state che rinsalda il patto tra Stato e cittadino”, ha scritto la ministra su Facebook.
Con questo atto i Comuni interessati avranno la possibilità di
avviare la progettazione e definire le attività che i beneficiari del
Reddito andranno a svolgere. Il Comune è quindi il titolare dei Progetti
Utili alla Comunità e può avvalersi della collaborazione di enti del
Terzo settore o di altri enti pubblici. I Puc possono essere svolti in
ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela
dei beni comuni, contribuendo “alla costruzione di una comunità migliore“.
Il decreto delinea inoltre i confini delle attività che possono essere realizzate: i percettori di Reddito, infatti, “non possono svolgere attività in
sostituzione di personale dipendente dall’ente pubblico proponente o
dall’ente gestore nel caso di esternalizzazione di servizi o dal
soggetto del privato sociale”; “non possono altresì ricoprire ruoli o
posizioni nell’organizzazione del soggetto proponente il progetto e non possono sostituire lavoratori assenti
a causa di malattia, congedi parentali, ferie ed altri istituti,
né possono essere utilizzati per sopperire a temporanee esigenze di
organico in determinati periodi di particolare intensità di lavoro”.
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