Europa appesa alla Brexit, a Piazza Affari torna protagonista il risiko bancario
Tra i principali titoli di Piazza Affari il focus torna sul risiko bancario, in particolare su Bper (+1,3%) dopo le indiscrezioni su un possibile matrimonio con Ubi Banca (-1,7%), fino ad oggi considerata invece più vicina a Banco Bpm. Continuano gli acquisti anche su Mediobanca (+1%) e su Unipol (+0,6%) che di Bper è il primo azionista. Realizzi invece su Stmicroelectron (-2,8%) dopo i conti deludenti della competitor americana Texas Instruments, su Amplifon (-2,7%) e sulla Juventus Fc (-2,3%) nonostante la vittoria in Champions League che la avvicina alla qualificazione alla fase a eliminazione diretta. Giù Saipem (-1,6%) alla vigilia dei conti e dopo il calo oltre le attese delle scorte Usa di greggio, cosa che ha alimentato la corsa del Wti, in rialzo dell’1,5% a 55 dollari al barile.
Sul fronte dei cambi l’euro/dollaro viaggia a 1,112 (da 1,114 di ieri) e a 120,8 yen. Dollaro/yen a 108,61.
Scorte Usa calano oltre le attese
Intanto, nella settimana conclusa il 19 ottobre, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono, a sorpresa, diminuite per la prima volta dopo cinque rialzi settimanali consecutivi. Il dato è diminuito di 1,699 milioni di barili a 433,151 milioni di unità, contro attese degli analisti per un aumento di 2,9 milioni di barili. Secondo i dati diffusi dal dipartimento dell’Energia, gli stock di benzina sono diminuiti di 3,107 milioni di barili a 223,094 milioni di barili, contro previsioni per un calo di 2,1 milioni di unità. Le scorte di distillati, che includono il combustibile da riscaldamento, hanno registrato un ribasso di 2,715 milioni di barili a 120,786 milioni, mentre era atteso un decremento di 2,8 milioni di barili.
Terremoto Bio On, in Borsa prezzo teorico giù del 50%
A Piazza Affari occhi puntati su Bio On
dopo la notizia che nove manager dell’azienda sono indagati con
l’accusa di falso in bilancio e manipolazione del mercato. Inoltre, è
stato disposto il sequestro di beni per un ammontare di 150 milioni di
euro. In prima battuta le azioni avevano segnato un prezzo teorico in
caduta libera di oltre il 50%. Poi Borsa Italiana ha deciso di
sospendere le contrattazioni sul titolo. I titoli del’azienda emiliana,
sbarcata sul mercato Aim nel 2014 a 5 euro, avevano toccato un massimo a
71,9 euro il 10 luglio 2018 . La scorsa estate, prima delle accuse del
fondo americano Quintessencial, navigavano al di sopra dei 50 euro. Poi
sono crollate a seguito del rapporto del fondo americano, con il quale
fino a oggi è andato avanti un rapporto a carte bollate.
St paga dazio ai conti di Texas Instrument
Tra i titoli a maggiore capitalizzazione, perde quota Stmicroelectronics,
sulla scia dei conti deludenti pubblicati nella notte dall’americana
Texas Instrument. A mercati chiusi il gruppo Usa ha pubblicato i numeri
del terzo trimestre 2019 risultati inferiori alle attese, ma soprattutto
ha rivisto le indicazioni per il quarto trimestre, mettendo in conto un
calo del giro d’affari a 3,2 miliardi di dollari, in calo del 15%
rispetto al trimestre precedente e del 14% su base annua. Gli analisti
fino a ieri stimavano un fatturato del quarto trimestre attorno a 2,6
miliardi di dollari. Il management del gruppo Usa, durante la conference
call, ha puntato l’indice sul generale peggioramento dei mercati di
riferimento (industriale, auto, comunicazioni) in tutte le aree
geografiche.
Gli analisti di Equita hanno commentato che Texas
Instrument potrebbe avere risentito anche di una perdita di quote di
mercato, visto che le concorrenti Tsmc e Ams hanno invece indicato stime
per fine anno nettamente al di sopra delle attese. Tuttavia alcuni
settori, come quello dell’auto, sono effettivamente peggiorati
impattando su tutto il comparto dei chips. «I conti di Texas Instrument
sono negativi in particolare per le società comparabili molto esposte al
settore industriale e a quello dell’auto come la stessa St», hanno
commentato gli esperti di Equita che dunque raccomandano cautela sui
titoli dell’azienda italo-francese, indicando un target di prezzo
inferiore alle attuali quotazioni, esattamente pari a 18 euro.
Bper e Ubi sotto la lente su ipotesi matrimonio
Il comparto bancario è debole a Piazza Affari, ma chiudono in netta controtendenza le azioni di Banca Pop Ersull’ipotesi , rilanciata dal Sole 24 Ore, di un’aggregazione con Ubi Banca.
Quest’ultima, tuttavia, perde quota. Secondo Il Sole 24 Ore un asse tra
Bergamo e Reggio Emilia sarebbe facilitato dall’assetto azionario delle
due istituzioni finanziarie, con soci di riferimento presenti in
entrambi le banche. L’operazione sarebbe dunque più plausibile rispetto a
un matrimonio tra Ubi e Banco Bpm,
come ipotizzato negli ambienti finanziari nelle ultime settimane, visto
che l’istituto guidato da Giuseppe Castagna ha un’azionariato senza un
socio forte. Gli analisti di Equita hanno subito commentato che una
fusione Ubi-Bper potrebbe avere senso sia dal punto di vista della
governance, sia dal punto di vista industriale con la creazione di una
realtà che diventerebbe il secondo gruppo bancario domestico. Nel
settore finanziario, sono sotto osservazione anche le Mediobanca
che salgono a pochi giorni dalla diffusione della trimestrale e in
vista dell’assemblea dei soci della prossima settimana, occasione dove
l’imprenditore, Leonardo Del Vecchio, potrebbe dare qualche indicazione
sulle sue mire.
Male Amplifon e Ferrari
Tra i titoli del Ftse MIb perdono quota quelli che hanno valutazioni elevate, come Amplifon e Ferrari . Della galassia Agnelli tengono le posizioni le Fiat Chrysler Automobilese salgono le Cnh Industrial, mentre è debole la Juventus Fc. I timori per la debolezza del settore auto incoraggiano le vendite su Pirelli & C., nonostante Goldman Sachs abbia ritoccato al rialzo il target di prezzo (a 5,4 euro) E’ volatile Telecom Italia,
mentre il mercato si interroga sulle prospettive dell’azienda
telefonica e sull’eventualità di una fusione della sua rete con quella
di Open Fiber.
Andamento dello spread Btp / Bund
Gamenet in calo dopo opa a prezzi inferiore alle quotazioni
Gamenet
in netto calo a Piazza Affari dopo l’annuncio che i fondi gestiti da
Apollo Management IX acquisteranno quasi il 50% delle azioni e poi
lanceranno un’opa sul flottante dell’azienda. Il prezzo offerto, però, è
inferiore a quello di Borsa degli ultimi giorni, ossia a 12,5 euro. I
titoli, avvicinandosi al valore messo sul tavolo dai fondi, accusano una
flessione del 7,8% attestandosi a 12,7 euro.
Va detto che nelle
ultime settimane le quotazioni di Gamenet si erano impennate: da inizio
ottobre hanno guadagnato attorno al 25%.
Nel dettaglio oggi è stato
annunciato che Gamma Bidco srl, per conto dei fondi di investimento
gestiti da Apollo Management IX, ha sottoscritto due distinti contratti
di compravendita di azioni con TCP Lux Eurinvest e Intralot Italian
Investments per l’acquisto di una partecipazione complessiva pari al
48,67% del capitale sociale di Gamenet Group per complessivi 182,5
milioni di euro, ossia 12,5 per azione. Una volta ottenute le necessarie
autorizzazioni e perfezionata quindi l’operazione, verrà lanciata
un’opa allo stesso prezzo finalizzata al delisting di uno dei maggiori
operatori nel settore dei giochi regolamentati in Italia in termini di
ricavi.Il perfezionamento dell’acquisizione è atteso per la fine
dell’anno, mentre l’intera operazione dovrebbe perfezionarsi entro il
primo trimestre 2020.
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Giù Technogym dopo i conti dei nove mesi
A Piazza Affari giù anche Technogym, che è arrivata a perdere il 5% nonostante i nove mesi dell’anno siano risultati in linea con le attese degli analisti con i ricavi consolidati a cambi correnti del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2018. A cambi costanti la crescita è stata del 5,4%. Le vendite nei primi nove mesi si sono attestate in particolare a 464,8 milioni di euro contro i 433,5 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2018 e i 465 milioni del consensus degli analisti.
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