Il Tar accoglie il ricorso: bloccata la revoca della protezione al Capitano Ultimo

di CONCHITA SANNINO
“Ancora una volta il Tar di Roma accoglie le nostre ragioni, addirittura in sede d’urgenza – commenta Galletti, che è presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma – ulteriore testimonianza del fatto che il colonnello De Caprio tuttora vive in una condizione di pericolo concreto ed attuale. Non ci risulta che la mafia sia stata ancora sconfitta e chi si è battuto a lungo contro di essa sacrificando la propria libertà e mettendo a rischio la vita ha diritto di essere tutelato dallo Stato”.

La revoca della scorta, disposta dal Viminale – guidato dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini alle prese con il taglio alle auto blu – aveva suscitato polemiche nel mondo politico, a partire dallo stesso Capitano Ultimo che su Twitter aveva commentato: “I peggiori sono sempre quelli che rimangono alla finestra a guardare come andrà a finire. Sempre tutti uniti contro la #mafia di #Riina e #Bagarella. No #omertà”, definendo la decisione #mobbing di Stato. Per poi tornare a postare poche ore prima della revoca: “Senza scorta come piace a voi”.

Tra le prime voci contro la revoca si era alzata quella di Rita Dalla Chiesa che su Facebook scriveva: “La scorta a Saviano sì, e a Capitano Ultimo no?”. Negli ultimi giorni la petizione lanciata su Change.org da volontari perché venisse riassegnata la protezione al colonnello De Caprio ha superato le 89 mila firme.

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