Gli elettori disancorati e l’offerta che non c’è

desc img

di   Maurizio Ferrera

Alle elezioni europee dello scorso maggio, basate sul sistema proporzionale, i partiti si erano presentati ciascuno per conto proprio. In Umbria si è invece votato con il sistema maggioritario a un turno. L’opzione più conveniente per i partiti era quella di presentarsi in coalizione e così è stato. Gli elettori si sono trovati di nuovo a scegliere fra destra e sinistra. Data l’egemonia della Lega a destra e lo spostamento a sinistra del Pd, per gli elettori di centro la scelta non è stata facile. È difficile fare ragionamenti generali a partire da un dato regionale. Ma vale comunque la pena di sollevare qualche interrogativo proprio sull’area di centro, che nella maggioranza dei Paesi Ue è la spina dorsale del sistema politico.

Quanti sono innanzitutto gli elettori che si auto-collocano in quest’area? I sondaggi indicano un valore intorno al 26%, di contro al 22% di chi si sente più vicino alla sinistra e al 26% più vicino alla destra. Un altro 26% circa non si colloca. Quattro spicchi di dimensioni pressoché uguali. Una equidistribuzione che sembra naturale, ma che diventa del tutto anomala se guardiamo ad altri Paesi. In Germania gli elettori centristi sono più della metà (52%) e i non collocati solo il 13%. In Francia, Spagna, Olanda, Grecia, Svezia e Finlandia coloro che si dichiarano di centro sono ben al di sopra del 30%, i non collocati sotto il 18% (www.resceu.eu).

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.