Cgil contro il Governo: “La rivalutazione delle pensioni vale tre euro all’anno, è elemosina”
La mini rivalutazione del reddito da pensione tra tre e quattro volte il minimo (tra 1.522 a 2.029 euro al mese) è un’elemosina” per il leader dei pensionati Cgil, Ivan Pedretti che valuta in poco più di tre euro l’anno (25 centesimi al mese) il passaggio della rivalutazione per questi assegni dal 97% al 100% a fronte di un’inflazione allo 0,3%. L’aumento riguarderebbe circa 2,8 milioni di pensionati.“Negli ultimi sette anni di blocco della perequazione i pensionati – dice – hanno lasciato allo Stato 44 miliardi. E’ un’elemosina”. Lo Spi conferma la manifestazione del 16 novembre.
Chi adesso prende tra i 1.522 e i 2.029 euro al mese a fronte di un’inflazione allo 0,3% dovrebbero recuperare circa 79 euro l’anno. Ma sulla base di quanto previsto per quest’anno recuperano il 97% dell’aumento dei prezzi e quindi 76,7 euro. Dall’anno prossimo avranno la rivalutazione piena (quindi al 100%) con un incremento light dei loro assegni.
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