Smart working: +20% in un anno, 570 mila lavorano anche da casa
di Irene Consigliere
Cresce il numero degli smart worker italiani, cioé quei lavoratori dipendenti che godono di flessibilità e autonomia nella scelta dell’orario e del luogo di lavoro, disponendo di strumenti digitali per lavorare in mobilità . Sono 570mila, in rialzo del 20%. E risulterebbero più soddisfatti e coinvolti degli altri lavoratori. Lo Smart Working è ormai una realtà nel 58% delle grandi imprese, ma rallenta la crescita. Aumenta al 12% tra le PMI, che prediligono un approccio informale (18%). A queste percentuali vanno aggiunte un 7% di imprese che ha già attivato iniziative informali e un 5% che prevede di farlo nei prossimi dodici mesi. Del restante 30%, il 22% dichiara probabile l’introduzione futura e soltanto l’8% non sa se lo introdurrà o non manifesta alcun interesse. A fronte di questa crescita modesta, c’è da registrare un aumento di maturità delle iniziative, che abbandonano lo stato di sperimentazione e vengono estese ad un maggior numero di lavoratori: circa metà dei progetti analizzati è già a regime e la popolazione aziendale media coinvolta passa dal 32% al 48%. Raddoppiano i progetti delle PA (16%), ma con iniziative ancora limitate in termini di persone coinvolte.
Il 76% degli smart worker è soddisfatto del proprio lavoro
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