Arriva la plastic tax “temperata”. Mediazione del Tesoro per accontentare tutti
Una plastic tax “temperata”. E un rinvio parziale per la riconversione del parco auto aziendali. Sono queste le misure allo studio del Tesoro per trovare un compromesso che soddisfi da un lato la parte renziana della maggioranza e Stefano Bonaccini, il presidente dell’Emilia Romagna che ha chiesto un tagliando alla misura sugli imballaggi, e il Movimento 5 stelle dall’altra.
Una fonte di via XX settembre spiega: “Non è corretto dire che facciamo retromarcia, né che chiudiamo la porta a nessuno. Il nostro è un modo serio di procedere: se qualcosa può essere migliorato ci sediamo intorno a un tavolo e studiamo come”. Già oggi si è svolto il primo incontro tecnico per limare la misura, e studiare modifiche che possano essere inserite in Parlamento. Sono quattro le ipotesi allo studio del Mef per modificare la norma. Un potenziamento del credito di imposta, che attualmente vede a budget un totale di 30 milioni, e che può essere richiesto per il 10% delle spese fino a un massimo di 20mila euro ad azienda. Un’implementazione degli incentivi per la riconversione. Una revisione su quali tipi di prodotti saranno assoggettati alla nuova tassa relativamente al loro utilizzo, a seconda se siano monouso, riutilizzabili e relative variabili d’impiego. Infine una nuova modulazione della platea di oggetti da assoggettare al nuovo balzello, scorporando quelli che utilizzano almeno una soglia minima di materiale riciclato.
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