Arriva la plastic tax “temperata”. Mediazione del Tesoro per accontentare tutti
Roberto Gualtieri ha spiegato ai suoi interlocutori di essere disponibile ad aggiustamenti. Il gettito della plastic tax potrà cambiare nei limiti del possibile rispetto ai saldi previsti in manovra. Di certo non potrà essere stravolto rispetto al miliardo abbondante attualmente previsto. Anche per questo i tecnici del Tesoro stanno studiando quanto del circa mezzo miliardo previsto dal piano green e dei fondi disponibili per Industria 4.0 possa essere disponibile per il settore plastic free e per la riconversione dei macchinari e dei materiali.
Una mediazione sulla quale il ministero dell’Economia sta lavorando a regime, per poterla inserire in fase emendativa già dal primo passaggio parlamentare. Così come si stanno studiando alcune modifiche sulla tassa per le auto aziendali. L’idea è quella di applicarla da subito sulle auto di nuovo acquisto, ma di modificare la norma per la riconversione dei parchi macchine già esistenti. Dilatando i tempi. “Non è possibile chiedere la riconversione immediata al primo gennaio – spiega a Huffpost una fonte di via XX settembre – Bisogna dare il tempo per adeguarsi senza che diventi una misura iniqua”. L’idea è quella di una proroga, non eccessivamente dilazionata nel tempo per evitare che la misura venga annacquata, ma comunque tale da far ridurre i 300 milioni di entrate previste per il 2020, studiando anche l’ipotesi di una calibrazione legata al reddito.
Gualtieri si muove nel sentiero stretto delle rispettive rivendicazioni sulla legge di bilancio, usata come una clava dai partiti per piantare bandierine e rivendicare piccoli successi sui singoli punti. Un punto di incontro tra i desiderata di Italia viva e Movimento 5 stelle che potrebbe non scontentare nessuno. Se così sarà, lo si vedrà nelle prossime settimane in Parlamento.
L’HUFFPOST
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