Innalzamento dei mari, ecco cosa succede se sale la temperatura: con due gradi in più Venezia sommersa
Che sia provocato da cause umane (come sostiene il 99% dei climatologi per l’immissione dei gas serra nell’atmosfera) oppure no, l’innalzamento delle temperature a partire dal 1800 è un dato di fatto. La prima conseguenza è lo scioglimento delle calotte polari e dei ghiacci continentali. Soprattutto le prime, in Groenlandia e in Antartide, hanno già provocato l’innalzamento globale del livello medio dei mari di circa 20 centimetri a partire dal 1880 e il tasso è in rapido aumento fino ad arrivare a 1 metro entro la fine del secolo (ma qui gli studi presentano scenari diversi a seconda di quanto si riuscirà a ridurre le emissioni).
L’analisi
Il sito Climate Central, partendo dal recente studio pubblicato che ha evidenziato come nel 2050 saranno 300 milioni le persone che nel mondo vivranno in zone a rischio (il triplo di quanto in precedenza stimato), ha elaborato una mappa interattiva in cui si può osservare l’effetto del rialzo del livello dell’acqua e le sue conseguenze: in pratica quali zone finiranno a mollo. L’analisi è stata compiuta tenendo in considerazione indicatori diversi che portano a scenari differenti, ma sempre allarmanti. Si parte dai limiti di temperatura da non oltrepassare indicati dall’Accordo di Parigi sul clima, adottato da 195 nazioni ma dal quale gli Stati Uniti guidati da Trump hanno appena detto di voler uscire.
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