Tasse, ecco come un algoritmo difettoso ti fa pagare più di quanto devi
di Milena Gabanelli e Andrea Marinelli
Da quest’anno la nostra affidabilità fiscale è decisa da un algorimo, che ci dà un voto. Dall’8 in su possiamo stare tranquilli: niente accertamenti e in più benefici premiali, come la possibilità di compensare i crediti di imposta fino a 20 mila euro di Irpef e Ires, e il rimborso Iva fino a 50 mila euro senza visto di conformità. Se invece il voto è inferiore al 6 entri nella lista dei controlli presuntivi. Questa pagella fiscale si chiama Isa – che sta per Indici sintetici di affidabilità fiscale – ed è stata introdotta dall’Agenzia delle Entrate per «favorire l’assolvimento degli obblighi tributari e incentivare l’emersione spontanea di redditi imponibili». Ovvero per sveltire le pratiche e fare pagare le tasse dovute. Un buono strumento quindi, se costruito bene. Tutto quello che sappiamo è che si basa sui redditi degli ultimi 8 anni e sugli studi di settore degli ultimi dieci.
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