Giorgetti lancia un tavolo costituente. L’apertura di Pd e Italia Viva: “Parliamone”
Per Giorgetti la formula giallorossa metterebbe carburante nel
serbatoio della Lega, ma sarebbe dannosa per il paese: “Un governo che
avesse un progetto e una visione, che pur io non condividerei, sarebbe
una cosa. Ma all’orizzonte ci sono tre anni di immobilismo per impedire a
Salvini di non andare al potere. E questo non ce la possiamo
permettere, anche se noi prenderemo volentieri i consensi che ci
arriveranno per disgusto. Se continuiamo a vincere le amministrative li
rafforziamo, perché non siamo in una situazione normale”.
C’è spazio
anche per una robusta autocritica sui quattordici mesi al fianco del
Movimento 5 stelle: “È stato un tentativo doveroso alla luce dei
risultati elettorali. Non abbiamo curato le relazioni internazionali,
abbiamo trascurato dati fondamentali della politica. È una lezione che
abbiamo ben compreso e su cui dobbiamo migliorare”.
Il ministro D’Incà: “Ascolterò le proposte di Giorgetti ma all’Italia serve stabilità”. “L’unica cosa che volevano la Lega e Salvini il 20 agosto erano i pieni poteri, con il rischio di mandare in esercizio provvisorio il Paese e trovarsi con l’Iva al 25%. Sarò felice di ascoltare le proposte di Giorgetti, ma quello di cui ha bisogno il Paese oggi è la stabilità attraverso questo Governo che saprà, con le sue riforme, far scendere lo spread sotto quota 100, facendo risparmiare miliardi di euro all’Italia, che potranno essere investiti in politiche sociali a favore dei cittadini”. Così replica a Giancarlo Giorgetti il ministro per le riforme Federico D’Incà interpellato dall’Ansa.
Marcucci (Pd): “Approvare un testo con il concorso della Lega sarebbe un’ottima cosa”. “A Giorgetti proporrei intanto di iniziare a discutere di legge elettorale. Il Pd ha sempre sostenuto che più è ampia la condivisione sul sistema elettorale e meglio è. Per quanto mi riguarda, approvare un testo con il concorso anche della Lega sarebbe un’ottima cosa”, è il commento di Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato.
“Italia viva si muove con
rispetto delle istituzioni, che sono di tutti e non di chi
temporaneamente è al governo – aggiunge Di Maio – e avendo a cuore
l’interesse dl Paese. Ecco perché quando si tratta di scrivere le regole
del gioco siamo ben contenti se è possibile farlo sedendoci tutti allo
stesso tavolo”.
Marco Di Maio (Italia Viva): “Entusiasti se c’è questa possibilità”. Anche Italia Viva apre alla proposta di Giorgetti: “Non ci spaventa l’idea di scrivere insieme le regole del gioco, ci abbiamo provato anche in passato. Anzi ne siamo entusiasti se c’è questa possibilità”, ha detto, interpellato dall’Ansa Marco Di Maio, capogruppo di Italia viva in Commissione Affari costituzionali.
Salvini frena: “Sono impegnato su temi più concreti”. Se dagli altri partiti arriva un segnale positivo, a rispondere con freddezza è il leader della Lega, Matteo Salvini che, a margine di un incontro a Capraiano Briosco nel merito ha detto: “Sono impegnato in temi molto più concreti”. Per Salvini, la proposta di Giorgetti “può essere interessante in prospettiva, però incontrando gli italiani, dalla Calabria alla Romagna, mi chiedono meno tasse meno e meno burocrazia oggi”. “Quindi – ha concluso Salvini – me ne occuperò più avanti”.
Renzi: “Proposta saggia. Noi ci siamo”. “Oggi Giorgetti della Lega lancia l’idea di scrivere tutti insieme le regole del gioco. Mi sembra una proposta saggia e intelligente. #ItaliaViva c’è”. Lo scrive su twitter Matteo Renzi a proposito della proposta di un tavolo costituente lanciata da Giancarlo Giorgetti.
L’UFFPOST
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