Il sovranismo della bellezza

Un mese senza polemiche, insulti e beghe di bottega, durante il quale varare all’unanimità, da Salvini a Boldrini, un piano nazionale di piccole opere pubbliche per rinforzare gli argini dei fiumi e dei torrenti, difendere le strade dall’incombere delle frane, proteggere monumenti e musei. Nel prossimo decennio, necessario alla sua attuazione, un programma del genere metterebbe in salvo il patrimonio naturale e artistico, creerebbe nuovi posti di lavoro e, quel che più conta, darebbe finalmente un senso di marcia e di identità ai tanti italiani che lo hanno smarrito.

È solo un sogno a occhi aperti e bagnati. Sarà la pioggia, scusate.

CORRIERE.IT

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