Acqua alta a Venezia, è emergenza. Due morti. Telefoni in tilt. Nuova marea

Due morti a Venezia

Sono due le persone morte ieri sera a Pellestrina mentre infuriava la mareggiata che ha sommerso la città lagunare. All’anziano di 78 anni, rimasto fulminato mentre cercava di far ripartire le elettropompe nella sua casa allagata, si è aggiunto un secondo abitante dell’isola, trovato deceduto anche lui in casa, probabilmente per cause naturali.

Acqua alta a Venezia, è emergenza. Due morti. Telefoni in tilt. Nuova marea

Diverse persone sono state soccorse dalla Guardia costiera. Le numerose telefonate alla centrale operativa della Capitaneria sono iniziate mentre il livello dell’acqua raggiungeva il livello critico di 187 centimetri e i venti dal primo e secondo quadrante soffiavano fino a 100 km/h. Sono stati attivati i protocolli straordinari di intervento da parte della Guardia Costiera di Venezia che ha subito dispiegato due motovedette, che hanno provveduto a trasportare al Pronto Soccorso i diversi infortunati recuperati. 

Invasa la basilica di San Marco

C’è preoccupazione anche per il simbolo di Venezia: la basilica di San Marco, l’acqua alta eccezionale potrebbe avere provocato gravi danni al gioiello di Venezia. Dal comando della Polizia municipale si è appreso che tutta la cripta è stata sommersa e dentro la Basilica, nel momento di picco di marea, si misuravano dalla pavimentazione circa 110 centimetri di acqua. “Venezia è in ginocchio. La Basilica di San Marco ha subito gravi danni come l’intera città e le isole. Siamo qui con il Patriarca Moraglia per portare il nostro sostegno ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti per superare queste giornate che ci stanno mettendo a dura prova” ha twittato il primo cittadino Luigi Brugnaro.

“La Basilica di San Marco sta soffrendo di danni strutturali perchè l’acqua che la invade è salata e quindi provoca danni irreparabili soprattutto quando si asciuga nella parte bassa dei mosaici e pavimenti”. Così il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia. “E’ la sede della chiesa veneziana, un monumento mondiale quindi bisogna veramente intervenire – ha continuato – noi possiamo fare la manutenzione ordinaria ma non possiamo fare quella straordinaria e strutturale. Su questo auspico quindi ci sia l’attenzione del governo, dei ministri. Siamo molto contenti quando vediamo ministri che inaugurano mostre o la Biennale ma Venezia è tante cose”.

“Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo ha attivato l’unità di crisi per la verifica e la messa in sicurezza del patrimonio culturale eventualmente danneggiato dall’eccezionale alta marea che sta colpendo Venezia”. Lo comunica il segretario generale del Mibact, Salvo Nastasi che sottolinea “che da ieri il ministero sta seguendo passo passo l’evolversi della situazione”.

Colpita anche La Fenice

Non è stato risparmiato nemmeno il Teatro La Fenice. L’acqua non ha intaccato la struttura del teatro ma ha invaso le aree di servizio rendendo inutilizzabile (è stato disattivato) il sistema elettrico e quello anti incendio. Lo rende noto il sovrintendente Fortunato Ortombina che dice “stiamo lavorando per ripristinare quanto fuori uso, tutte le pompe idrauliche sono in funzione”. 

Venezia chiede lo stato di crisi

L’Amministrazione comunale presenterà richiesta di stato di crisi alla Regione Veneto, ai fini della successiva dichiarazione dello stato di emergenza da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Tutti i cittadini e le imprese raccolgano materiale utile a dimostrare i danni subiti con fotografie, video, documenti o altro – invita il sindaco Brugnaro – nei prossimi giorni comunicheremo le modalità precise per la richiesta di contributo”. Intanto, l’account twitter del comune di Venezia spiega che “in parte della Città sono purtroppo evidenti gli ingenti danni causati dalla violenza dell’acqua e del meteo”, e fa sapere che “la conta dei danni in queste ore sta continuando”.

“Le stime dei danni sono molto ingenti. Parliamo di centinaia di milioni di euro” ha detto il primo cittadino di Venezia nel corso della conferenza stampa per fare il punto sull’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Laguna. “Lo dico da imprenditore e non solo da sindaco”, ha aggiunto Brugnaro. “Servono delle risorse e delle idee chiare. Il Mose è stato iniziato e va finito. Il Mose non sono solo le paratie è il sistema a terra che va finito. In rappresentanza dei cittadini mi chiedo – ha aggiunto il sindaco – è possibile che non ci siano le fognature? Che ci sia un sistema antincendio fatto a metà?”. Il sindacoha ricordato che il Mose viene gestito dallo Stato, “e la città non è mai stata coinvolta”.

“E’ uno scenario di devastazione totale, apocalittica” ha dichiarato Luca Zaia, intervenendo telefonicamente a Mattino Cinque. “L’ottanta per cento della città è sott’acqua, ci sono danni inimmaginabili, quasi un metro e mezzo a San Marco, Pellestrina è sott’acqua per il cento per cento”, sintetizza il governatore del Veneto. 

“Questo pomeriggio sarò a Venezia, duramente colpita dal maltempo. Voglio vedere da vicino i danni e rendermi conto della situazione. Con la Protezione civile massima attenzione anche alle altre regioni”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Con lui anche la ministra dei Trasporti e Infrastrutture Paola De Micheli.

Fonti del Quirinale fanno sapere che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per informarsi delle condizioni della città.

La Commissione europea rende notoche sta “monitorando da vicino gli sviluppi a seguito delle devastanti inondazioni a Venezia” ed è “in contatto con le autorità della protezione civile italiana”. Lo ha detto il commissario responsabile della gestione delle crisi, Christos Stylianides, esprimendo la sua vicinanza con le vittime e le persone coinvolte. 

QN.NET

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