Venezia allagata, nuovo picco domani. Conte: “5mila euro ai privati, 20mila a esercenti”
Venezia, 14 novembre 2019 – L’acqua alta ha concesso una piccola tregua alla città di Venezia durante la seconda notte di allarme rosso. Dopo la parziale tranquillità di oggi, con il livello sceso a 113 centimetri, le previsioni del Centro Maree avvisano che per domani alle 11.20 è atteso un picco di 145 centimetri, ossia più della soglia di allarme di 140 centimetri oltre la quale si allaga il 90% della superficie della città. Poi dovrebbe scendere in serata, per risalire il giorno dopo, sabato 16 novembre, a un livello massimo di 110 centimetri. Nuova allerta nella notte tra sabato e domenica, quando la marea dovrebbe risalire a 125 centimetri. Le preoccupazioni meteo per domani tengono conto, spiegano gli esperti, del combinato disposto tra alta marea, il vento di scirocco che dovrebbe alzarsi e, paradossalmente, del clima mite e caldo che è sbocciato sul Veneto, che favorirà lo scioglimento dei ghiacciai e il conseguente riversamento di ulteriore acqua in mare.
Conte a Venezia
Cos’è il Mose e perché non funziona
Stamane il presidente del Consiglio Conte – arrivato in Laguna nel tardo pomeriggio di ieri – è tornato in prefettura a Venezia, con il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, per una nuova riunione. “Ovunque ci sono situazioni drammatiche, noi ci siamo – ha detto prima di incontrare l’edicolante della zona delle Zattere la cui edicola è stata inghiottita dalla laguna. Dopo la riunione con prefetto, sindaco, presidente della regione e capo della protezione civile, in programma un sopralluogo nell’isola di Pellestrina, la più colpita, dove due persone sono morte mentre infuriava la mareggiata. All‘anziano di 78 anni, rimasto fulminato mentre cercava di far ripartire le elettropompe nella sua casa allagata, si è aggiunto un secondo abitante dell’isola, trovato deceduto anche lui in casa, probabilmente per cause naturali.
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