Bruno Vespa e il parallelismo: “Renzi come uno scorpione punge la rana Conte, ma con cautela”
Le diatribe interne al governo ricordano il racconto dello scorpione e della rana. È questo il parallelismo che Bruno Vespa trova nei rapporti tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte: “Lo scorpione non sapeva nuotare e chiese alla rana di portarlo al di là del fiume. Fossi matta, rispose lei: tu mi pungi e mi fai morire. Tranquilla, rispose lo scorpione: se lo facessi annegherei anch’io. La rana si convinse, ma a metà del guado lo scorpione la punse. Perché l’hai fatto? chiese la rana. È il mio istinto, rispose l’omicida-suicida”.
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