Fuga dei voti: chiedetevi il perché

È un’epoca storica che si è chiusa e i numeri mancanti ne sono la sanzione finale. Nella democrazia postfranchista in Spagna i due partiti-cardine, i socialisti e i popolari, oramai non raggiungono insieme il 50% dei consensi. In Francia i socialisti a sinistra e i repubblicani a destra sono spariti sotto i colpi del macronismo e del lepenismo. In Germania la somma dei cristiano-democratici e dei socialdemocratici si riduce sempre più (oramai siamo quasi a poco più del 40%, contro il 70 di pochi anni fa). In Gran Bretagna solo la forza micidiale del bipartitismo di Westminster impedisce la frammentazione che peraltro si manifesta impetuosa appena le maglie si allentano, come nelle elezioni europee. In Italia i due partiti (Pdl e Pd) che soltanto 11 anni fa, 2008, erano i cardini del sistema bipolare dell’alternanza democratica facevano insieme circa il 70% dei voti popolari, oggi raggiungono una cifra infinitamente inferiore. Invece di inventarsi sistemi elettorali, i partiti farebbero bene a interrogarsi sulla fuga dei voti, che però interpretano sempre come il decreto di un destino cinico e baro. Proporzionale o maggioritario.

CORRIERE.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.