Esplode una fabbrica di fuochi d’artificio nel Messinese, cinque morti e due feriti

Ha parlato di “scene terribili, post-belliche” il procuratore capo di Barcellona Pozzo di Gotto, Emanuele Crescenti: “La fabbrica è strutturata in diversi edifici e sono esplosi due strutture”.

All’interno della fabbrica erano al lavoro alcuni operai con delle saldatrici: le scintille avrebbero raggiunto la polvere pirotecnica causando lo scoppio. L’esplosione avrebbe riguardato il deposito delle polveri da sparo, in contrada Femminamorta, propagandosi al laboratorio attiguo in cui si confezionano i fuochi d’artificio.

Nell’ospedale di Milazzo sono stati ricoverati con ustioni e in gravi condizioni, Bartolomeo Costa, 37 anni, figlio del proprietario della fabbrica di fuochi d’artificio e Antonio Bagnato, anche lui lavora nella ditta. Gli operai che si trovavano all’interno della fabbrica dovevano montare alcune porte in ferro e lavoravano per conto di una ditta di Milazzo.

Secondo le prime testimonianze sarebbero stati gli operai della ditta esterna a causare le esplosioni. “Dai primissimi accertamenti sembra ci siano state due esplosioni perché all’interno della fabbrica c’erano degli operai con delle saldatrici: le scintille avrebbero raggiunto la polvere pirotecnica causando le esplosioni”, ha detto il capitano dei carabinieri Giancarmine Carusone.

La ditta di Vito Costa è conosciuta in tutto il Messinese. “Siamo rammaricati, è una tragedia enorme per la nostra comunità, sono persone che conoscevo e grandi lavoratori”, ha affermato il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia. “La famiglia Costa – ha proseguito – diverse volte ha partecipato alla vita cittadina organizzando feste con fuochi d’artificio per il Comune o per le parrocchie”. Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha espresso il
cordoglio personale alle famiglie delle vittime.

Esplosione in fabbrica di fuochi dʼartificio a Messina, i precedenti

Esplosione in fabbrica di fuochi dʼartificio a Messina, i precedenti

Il Codacons ha fatto un elenco delle vittime provocate da esplosioni in fabbriche di giochi pirotecnici dal 2000: il bilancio è di 68 morti. “Una vera e propria strage che riporta la questione della sicurezza in primo piano. Servono più controlli presso tali strutture e occorre verificare costantemente il rispetto delle norme di sicurezza”, ha sottolineato il presidente Carlo Rienzi.

TGCOM

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