Hong Kong, tutto quello che c’è da sapere sulla rivolta
di Milena Gabanelli e Luigi Offeddu
«Chiunque tenti di dividere la Cina in qualsiasi sua parte sarà ridotto in polvere e finirà con le ossa spezzate». Mai il leader cinese Xi Jinping aveva usato parole così dure. Lo ha fatto la settimana scorsa, e i destinatari i manifestanti di Hong Kong, una città sconvolta da 5 mesi di proteste anti-cinesi. Sabato i soldati cinesi di stanza nella città sono in strada con lo scopo «ufficiale» di ripulire le vie dai detriti. Lunedì i reparti speciali della polizia locale girano con i fucili d’assalto, e avvertono: «d’ora in poi useremo munizioni vere». L’Esercito popolare cinese ha dichiarato: «proteggeremo HK». La Corte suprema, a sorpresa, annulla la legge anti-mascherine voluta dalla governatrice Carrie Lam. Hong Kong è ormai sull’orlo della guerra civile, o di un’invasione di Pechino.
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