Stop violenza donne, Mattarella: “Molto resta da fare, clima alimentato da discriminazioni”
ROMA – Una panchina rossa
nel cortile di Montecitorio, e la facciata del palazzo illuminata di
arancione. Così il Parlamento celebra oggi la giornata internazionale
per l’eliminazione della violenza contro le donne, cui sono dedicate
decine di iniziative in tutta Italia. Mentre il presidente della
Repubblica Sergio Mattarella ammonisce: “Sminuire il
valore di una donna e non riconoscerne i meriti nella vita pubblica e
privata con linguaggi non appropriati e atti di deliberata
discriminazione” contribuisce ad alimentare il clima di violenza.
Mattarella: “emergenza pubblica”
Il capo dello Stato, nella giornata istituita vent’anni fa dalle Nazioni
Unite per richiamare l’attenzione su “una sistematica violazione dei
diritti umani”, ricorda che – “benché molto sia stato fatto anche in
Italia”, la violenza “non smette di essere emergenza pubblica e per
questo la coscienza della
gravità del fenomeno deve continuare a crescere. Le donne non cessano di
essere oggetto di molestie, vittime di tragedie palesi e di soprusi
taciuti perché consumati spesso dentro le famiglie o perpetrati da
persone conosciute”. Per contrastare la violenza dunque, continua il
presidente della Repubblica, “molto resta da fare. Ogni donna deve
sentire le istituzioni vicine. Dobbiamo continuare ad adoperarci nella
prevenzione, nel sostegno delle vittime e dei loro figli, nel
reperimento delle risorse necessarie e nell’elaborazione di ciò che
serve per intercettare e contrastare i segnali del maltrattamento delle
donne”.
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