Fondo Salva-Stati, Salvini invoca l’intervento di Mattarella: «È un attentato ai danni degli italiani»
Voto
Rispondendo a chi gli chiedeva come intende procedere la Lega per pretendere, come ha annunciato, un passaggio parlamentare sul Mes, Salvini ha risposto: «Chiederemo un incontro ai massimi livelli istituzionali». «Si torna in Parlamento la settimana prossima. Si vota e prenderemo atto di quello che deciderà il Parlamento, che è sovrano, funziona così in democrazia». «Noi – ha sottolineato – non abbiamo cambiato idea e voteremo no». «Facciamo affidamento sul fatto che gli amici del Cinque Stelle e del Pd sanno che rischi stiamo correndo», ha aggiunto. «Ci sono decine di parlamentari – assicura – che potrebbero dire le stesse cose che sta dicendo la Lega sul fondo salva Stati». Il Movimento 5 Stelle convoca l’assemblea congiunta di deputati e senatori per discutere di Mes. A quanto si apprende, la riunione è in programma alle 15, nell’auletta dei gruppi della Camera, e sarà presieduta dal capo politico e ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
L’esposto
Salvini ha accennato anche ad iniziative giudiziarie: «I nostri legali stanno studiando l’ipotesi di un esposto ai danni del governo e di Conte».
Il premier
Intanto il premier Conte parla da Accra, dove si trova per la sua visita di Stato in Ghana: «Sarò presto in Aula e avremo la possibilità di chiarire a tutti gli italiani quello che sta accadendo, sul negoziato e su come ci siamo arrivati», ha commentato. Alle accuse di voler svendere il Paese, il commento di Conte è stato: «Queste sono polemiche spicciole: riferiamo con i fatti, chiariamo le circostanze e poi ognuno si assume la propria responsabilità». Il presidente del Consiglio ha poi fato sapere che sarà alla Camera lunedì alle 13 per un’informativa sulla vicenda.
A Bruxelles
La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, annuncia: ««Il 9 dicembre noi saremo a Bruxelles e faremo una manifestazione per rivendicare la sovranità italiana e che l’Italia è una repubblica parlamentare nella quale le questioni centrali devono passare dal Parlamento».
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