Di Battista il picconatore. Attacco contro Repubblica e i “Matthews” Renzi e Salvini
Secondo Di Battista, ad esempio, i liberal di oggi “cercano di rifarsi una coscienza parlando di ambiente” con “ipocrite e banali prese di posizione liberiste che vogliono far pagare i danni ambientali ai poveri cristi e non a chi inquina davvero”. Un esempio è lo sponsor alle “grandi opere inutili” da parte dei “giornaloni della pseudo-destra o della pseudo-sinistra in perfetta sintonia con i “Matthews” (Renzi e Salvini, i “Matthews”, sono incredibilmente simili, sulla politica economica, sulle privatizzazioni e sulla politica estera la pensano allo stesso identico modo). Ma su tutto questo le battaglie non si fanno o si fanno solo di facciata”.
Di Battista esorta M5S ad avere il “coraggio di scagliarsi contro il falso ambientalismo abbracciando proposte concrete quali il telelavoro”, anche nella P.A.; di combattere “contro le nuove forme di corruzione” che oggi foraggia la politica e ne detta la linea attraverso “le consulenze e le conferenze”, con una legge sul conflitto di interessi.
Io non so come finiranno le inchieste sulla fondazione renziana Open. Ma il punto è politico. Nel 2016 Alberto Bianchi, ex-Presidente di Open (grande amico di Renzi e piazzato dal rottamatore dell’etica politica nel CDA di ENEL) ha ricevuto consulenze da centinaia di migliaia di euro dal gruppo Toto, il gruppo che gestisce le autostrade A24 e A25. Poco dopo Bianchi ha versato centinaia di migliaia di euro alla Fondazione Open, fondazione che, a quanto pare, metteva a disposizione di politici renziani carte di credito. Ma la questione centrale è un’altra. Nel 2017, il governo Gentiloni, controllato di fatto da Renzi che oltre a vari ministri piazza la Boschi come numero 2 a Palazzo Chigi, fa un bel favore al gruppo Toto: un abbuono di 121 milioni di euro per la concessione dell’autostrada dei parchi. È lecito pensare che il gruppo Toto abbia di fatto elargito centinaia di migliaia di euro alla fondazione Renziana (passando attraverso la consulenza ad Alberto Bianchi) per poi vedersi restituito il favore dal governo Gentiloni? Magari è ancora legale questa roba (vedremo l’inchiesta), ma è vomitevole.
Come sarebbe vomitevole scoprire che il senatore semplice di Scandicci, Impruneta, Signa e Lastra a Signa, riceva compensi da parte dei sauditi. Ormai Renzi sta più a Riad che a casa sua. Perché ci va? Partecipa a convegni? Fa l’ospite d’onore nelle conferenze sulle armi? Riceve denaro per questo? Sarebbe gravissimo che un senatore della Repubblica italiana fosse pagato da un paese straniero. Non sarebbe un palese conflitto di interessi?
Di Battista invita i pentastellati: “Accelerate! Soprattutto adesso. Luigi lo sta facendo e lo sostengo per questo. Accelerate sul conflitto di interessi, sulla nazionalizzazione di autostrade, sulla commissione di inchiesta sul finanziamento ai partiti, sul recupero dell’Imu non versato dagli istituti religiosi”. Facendo così renziani e Pd seguiranno, perché 2se si dovesse andare ad elezioni adesso, non solo prenderebbero meno voti di Calenda ma molti di loro perderebbero l’immunità parlamentare e mai come ora credo ne abbiano bisogno…”
L’HUFFPOST
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