Lega Capitale, esordio a Roma ed è Salvini show
di Daniele Di Mario
In un Teatro Italia traboccante e gremito in ogni ordine di posto (centinaia le persone rimaste fuori che non riuscono a entrare), Matteo Salvini lancia ufficialmente la campagna elettorale per Roma. Teoricamente si voterà nel 2021, ma il leader leghista spera in una «guerra-lampo», piuttosto che di logoramento. Tradotto: il suo auspicio è che si possa andare alle urne il prima possibile, magari con un mega-election day che coinvolga Campidoglio, Regione e Politiche.
«Mi auguro che la prossima primavera si possa votare nella Capitale, nel Lazio e in Italia e ce la metteremo tutta per offrire questa possibilità», dice Matteo alla folla che attende di ascoltarlo da oltre un’ora e mezza. L’evento di via Bari è stato costruito alla perfezione: è stata creata l’attesa mediatica andata avanti per giorni. E la risposta del popolo leghista della Capitale è debordante. Sono tutti lì per lui: chi vuole un selfie, chi lo vuole abbracciare, chi semplicemente chiede al leader del Carroccio di risolvere un problema, di eliminare i rifiuti, di accorciare le liste d’attesa della sanità, di non far fermare la metro. Ciascuno chiede la sua «grazia» per Roma.
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