Non solo medici e ingegneri: nei prossimi 5 anni l’Italia avrà bisogno di 3 milioni di professionisti. Ecco i ruoli e i titoli più richiesti

Marco Cimminella

Giovani laureati e diplomati, tenetevi pronti. Nei prossimi cinque anni serviranno tra i 3 e i 3,2 milioni di nuovi lavoratori per rinnovare la struttura produttiva e della pubblica amministrazione della Penisola. Nonostante la bassa crescita economica, si libereranno posti a causa del naturale turnover del mercato e se ne creeranno di nuovi, molti dei quali legati a settori, come digital transformation ed ecosostenibilità, che contribuiscono a trainare il cambiamento della nostra società.

Naturalmente, non tutti i ruoli saranno ugualmente necessari: alcune posizioni saranno molto più richieste di altre nel prossimo quinquennio. Se da un lato, ci sarà più bisogno di laureati nei settori medico-sanitario, economico, ingegneria-architettura, giuridico e statistico. Dall’altro, le imprese tenderanno a ricercare e assumere sempre più diplomati nell’ambito dell’amministrazione, finanza e marketing, nell’industria e artigianato, e nel turismo. A illustrare l’imminente fabbisogno occupazione italiano è l’ultimo rapporto Excelsior di Unioncamere e Anpal, che sottolinea come la maggior parte di posti vacanti riguarderà laureati e diplomati (oltre il 60 per cento) mentre le altre posizioni (35 per cento) si apriranno negli ambiti delle professioni tecniche e a elevata specializzazione.

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