Firenze, derby Salvini-sardine Piazza record. Lui: niente rabbia
Della presenza dei nuovi «pesci politici» parla anche il leader della Lega, Matteo Salvini, anche lui in Toscana per un tour che lo ha portato prima all’Isola d’Elba (qui accolto da circa trecento Sardine), poi a Pisa nel carcere Don Bosco e infine al Tuscany Hall, l’ex teatro tenda per la maxi cena con 1.200 leghisti che di fatto ha dato il via alla campagna elettorale per le regionali di giugno. «La vita è troppo bella e breve per passare il tempo ad arrabbiarsi, per cui viva Sardine, sgombri e pesci palla», ha detto. Ha visto quante Sardine? «Viva la piazza, ma io preferisco incontrare tanti fiorentini e tanti toscani che vogliono elaborare una proposta per il cambiamento piuttosto che chi va in piazza per la protesta», ha risposto il leader della Lega. Le incontrerà? «Sì, prima o poi accadrà», ha annunciato Salvini. Che però ha dovuto incassare la risposta a distanza dell’anti-leader Santori. «Ora Salvini e Meloni hanno cambiato idea e chiedono di incontrarci — ha commentato —. Con la coda tra le gambe ci chiedono se possiamo diventare amici. Ma noi siamo pesci, parliamo poco ma pensiamo tanto e ricordiamo chi ha reso la politica una campagna elettorale permanente». Salvini ha poi espresso solidarietà a Marco Carrai, indagato nell’inchiesta Open: «È stato scelto da Israele come console onorario, anche questo dimostra le sue qualità».
Ad attendere il leghista non c’erano però solo le Sardine, ma anche gli antagonisti. Che poco prima avevano accerchiato il sindaco di Massa, il leghista Francesco Persiani, e la sua famiglia. «Ci hanno spinto e hanno fatto a cadere a terra una nostra amica assessore nel mio Comune», ha raccontato il sindaco. Intanto in piazza della Repubblica le Sardine hanno organizzato il flash mob, hanno srotolato uno striscione con scritto «La Toscana non si Lega» e si sono arrabbiate quando hanno visto una bandiera rossa con falce e martello che è stata fatta ammainare. Ammessa, e cantata, Bella ciao. «È la canzone della Resistenza contro i prepotenti e tutti coloro che vogliono cambiare in peggio il nostro mondo», dice Federica Martinotti, 19 anni, studentessa, arrivata da Pisa brandendo una sardina gigante con i colori dell’arcobaleno.
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