Venezia, ore 21: si alzano le dighe del Mose. Prove «blindate» a Malamocco
VENEZIAL’acqua si increspa e nella notte spuntano le righe gialle, circondate dal blu delle luci delle forze dell’ordine. Eccole lì, sono le 21, le paratoie del Mose che salgono una dopo l’altra, quattro alla volta, per formare una diga intera. Le 19 «porte» della bocca di Malamocco sono su, a proteggere Venezia dall’acqua alta. O perlomeno così dovrebbe essere quando, forse già alla fine dell’anno prossimo, il Mose sarà pronto per la chiusura totale. «Un momento storico — dice il sindaco Luigi Brugnaro dalla sala di comando con i tecnici del Consorzio capitanato dal commissario Francesco Ossola e il provveditore reggente Cinzia Zincone — Sono di persona a vedere le paratoie alzarsi, opera unica orgoglio della nostra scienza e tecnologia. ora dobbiamo terminare i lavori, sarà il simbolo della resilienza». Quella di ieri sera è stata la prova di chiusura totale della bocca di Malamocco, la prima qui dopo che già nel 2014 si chiuse tutta la schiera di Lido Treporti.
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