Un ufficio stampa nazionale per il Paese autolesionista
di Ferruccio de Bortoli
Ci siamo fatti male da soli. Un meraviglioso esercizio di masochismo nazionale. Ecco la sintesi brutale di giorni convulsi e pieni di inutili polemiche intorno alla riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) o più volgarmente salva-Stati. Un osservatore straniero senza pregiudizi si rivolge alcune domande. Si chiede come mai un presunto colossale rischio per i risparmi degli italiani non sia stato nemmeno lontanamente intravisto da coloro che oggi lo temono gridando a squarciagola (Lega e Cinque Stelle) quando il precedente governo, di cui facevano parte, ne trattava i dettagli. Un mistero. Assumersi, di conseguenza, qualche responsabilità, se non diretta almeno politica, di «omessa vigilanza», no? Di certo, se facessero i consulenti finanziari non troverebbero tanti clienti.
Federico Fubini, sul Corriere, ha spiegato bene il funzionamento del Mes e i margini di trattativa ancora esistenti. Ha chiarito che non vi è un automatismo fra la richiesta di aiuto di uno Stato in difficoltà e la ristrutturazione del suo debito come avrebbero voluto i Paesi nordici. E che si tratta di creare un argine alle eventuali crisi bancarie per evitare effetti contagio. Dannosi per tutti. Certo, si poteva fare di più. Lo si può ancora fare in sede di approvazione del trattato, di completamento dell’Unione bancaria e di redazione del bilancio 2021-27 di Bruxelles.
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