Governo, Conte: a gennaio la verifica. Di Maio: «Avanti ma lista di priorità»
di Monica Guerzoni e Redazione Online
La pazienza del Pd è (quasi) esaurita. O Giuseppe Conte riesce, da qui a poche settimane, a rilanciare il governo, o sarà meglio prenderne atto. L’accelerazione del Nazareno arriva attraverso le parole di Goffredo Bettini, il dirigente dem che per primo, ad agosto, sul Corriere aveva aperto alle nozze con il M5S, intervistato da Maria Latella e Simone Spetia a 24Mattino, su Radio24. «Non possiamo stare sospesi ogni giorno a Di Maio o a Renzi», sprona l’ex senatore e parlamentare europeo e chiede che il premier a gennaio sottoponga l’esecutivo a una «verifica».
Un «tagliando» alla maggioranza
Troppe fibrillazioni, troppe liti. Serve un rilancio, ma prima ancora urge un tagliando. Approvata la manovra, Conte dovrà presentarsi ai partiti con un nuovo programma e verificare se la voglia di andare avanti c’è ancora, o non è meglio votare. L’agenda «o si approva, o non si approva», è l’ultimatum di Bettini. A cui ha fatto poi seguito un intervento dello stesso segretario Nicola Zingaretti che, pur senza entrare in diretta polemica con gli alleati, ha evocato una nuova agenda per il 2020 «per riaccendere i motori dell’economia».
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