Terremoto in Mugello, la placca adriatica preme sugli Appennini
«Terremoti di intensità analoga a quella registrata nel Mugello, tra i 4 e 5 gradi della scala Richter, sono abbastanza frequenti nel nostro territorio e se ne contano una ventina nell’arco di un anno lungo tutta la Penisola. Sono definiti leggeri. Se, purtroppo, si verificano dei danni è perché gli edifici non sono stati costruiti in modo adeguato».
Le parole di Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) chiariscono subito la dimensione geologica dell’evento. Secondo la mappa del rischio sismico tutta la catena appenninica, dalla Liguria alla Calabria e parte della Sicilia, mostra una classificazione ad alta pericolosità. E la Toscana rientra in un quadro ben noto, a cui guardare con attenzione.
1 Quali sono le cause dell’attuale fenomeno?
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