Borse, calma piatta in attesa delle banche centrali
Crollo di Safilo dopo il taglio delle stime 2020
Tornando al mercato, a Piazza Affari protagonista in negativo della seduta è stata Safilo Group
(-25%). I titoli hanno messo a segno la peggiore performance del
listino milanese scontando il nuovo piano industriale, che prevede tagli
per 700 dipendenti, con costi di ristrutturazione per 45 milioni di
euro, minori investimenti e una riduzione delle previsioni sui ricavi
del 2020.
In evidenza Nexi con energia e utiliy
Nel
Ftse Mib, in evidenza Nexi (+3,83% a 11 euro) che era stata penalizzata
nelle recenti sedute risentendo dei realizzi. Bene anche Buzzi Unicem
(+2,29% a 22,37 euro) e Pirelli (+1,56% a 5,224 euro). La seduta è stata
in generale positiva a Milano per le utility e l’energia: Italgas
+1,18%, Enel +1,1%, Terna +1,03% e Snam +0,62%. Gli acquisti hanno
premiato anche Atlantia (+1,47% a 21,36 euro), che era partita in
negativo scontando la decisione di S&P di mettere il rating in
credit watch negativo e dopo che si sono affievolite le speculazioni sul
possibile ingresso di Cdp nel capitale. Tra le migliori performance del
segmento a maggiore capitalizzazione anche Stm (+1,37%). Contrastati i
bancari, in una giornata in cui lo spread è rimasto stabile in area 164
punti base.
Debole Moncler, Fca in controtendenza rispetto al comparto auto
Segno meno per Moncler
(-1,88% a 41,3 euro), dopo che il Sole 24 Ore ha indicato che non ci
sono advisor al lavoro su una possibile offerta del colosso francese del
lusso Kering, ipotesi che la scorsa settimana aveva scaldato il titolo e
il comparto italiano della moda. Vendite anche per Saipem (-1,57% a
4,141 euro), e Juventus (-1,29% a 1,2615 euro), alla vigilia della
chiusura del periodo per l’aumento di capitale da 300 milioni di euro.
In rosso Fca (-1,53% a 12,876 euro), in controtendenza rispetto al
comparto auto europeo, soprattutto quello tedesco, che ha invece
registrato una seduta positiva.
Euro sui livelli della vigilia, in calo il greggio
Sul
fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,1094 dollari (1,108
in avvio e 1,1095 ieri in chiusura) e a 120,537 yen (120,5 e 120,61),
con il biglietto verde che vale 108,653 yen (108,72 e 108,71).
Aspettando l’esito delle elezioni, la sterlina ha prima perso terreno e
poi lo ha recuperato valendo 0,841 euro in chiusura dei mercati europei
(0,845 in avvio). In calo il prezzo del petrolio, che ha accentuato il
ribasso dopo la pubblicazione dei dati sulle scorte Usa settimanali,
salite a sorpresa. Il contratto consegna Gennaio sul Wti perde l’1,25% a
58,5 dollari al barile, quando il contratto consegna Febbraio sul Brent
del Mare del Nord scende dell’1,46% a 63,4 dollari al barile.
Spread fermo a 164 punti base, rendimento decennale cala a 1,32%
Chiusura stabile per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005383309) e il pari scadenza tedesco ha chiuso la seduta a 164 punti base sullo stesso livello della chiusura di ieri. In calo, invece, il rendimento del decennale benchmark italiano che in chiusura è indicato all’1,32% dall’1,34% del riferimento precedente.
ILSOLE24ORE
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