Via la prescrizione, è bagarre. Conte difende la legge Bonafede

Quello a cui pensa Conte è qualcosa di molto simile alla ’prescrizione processuale’ – un limite tassativo per ogni fase processuale, oltre il quale scatta il proscioglimento – che vorrebbe il Pd e non è sgradita a Forza Italia. Lunedì ci sarà un vertice di maggioranza su questo, e un testo è già pronto. “Così com’è – osserva Carmelo Miceli, deputato Pd – lo stop alla prescrizione dopo il primo grado è incostituzionale e non si può non intervenire. Si potrebbe farlo da subito per l’appello e la fase delle indagini preliminari e monitorare diciamo per un anno il primo grado, dove la riforma Orlando del 2018 ha congelato per 18 mesi la prescrizione. Se sarà il caso, potremo poi intervenire anche lì”. L’ipotesi di una prescrizione processuale per appello e indagini preliminari – una ’prescrizione processuale’ parziale – è tra quelle alle quali pensa Conte, ma ci sarà da convincere Bonafede.

Il centrodestra sente odore di pastrocchio. E affila le armi. “Se la soluzione sarà pasticciata – osserva Enrico Costa di Forza Italia, che fu viceministro alla Giustizia nel governo Renzi – faremo ricorso alla Corte Costituzionale. La prescrizione processuale sarebbe una soluzione anche efficace, se fosse per tutti i gradi di giudizio. La proponemmo anche noi. Ma non credo che Bonafede sarà disponibile”. “Questa prescrizione, che è un ergastolo processuale – prosegue Costa – scarica sul cittadini le inefficienze della giustizia. Perché questo è il punto. Lo stesso Bonafede decise di posporre l’entrata in vigore perché nel frattempo si sarebbero approvate riforme per rendere più rapidi i processi. Peccato che in Parlamento nel frattempo non si sia visto nulla. Lo stop alla prescrizione sarebbe tombale, i processi infiniti con danno anche per le vittime. Il che è inaccettabile e non lo permetteremo”. “Abolire la prescrizione significa accettare il principio che possa esistere un processo senza fine. E trasformare il processo in una persecuzione”, disse nei giorni scorsi Renzi. E lo stesso Zingaretti, che pur confida in un accordo, chiede “un compromesso per evitare di stare tutta la vita sotto processo. La linea del Piave è la tempistica”. Prescrizione processuale quindi, ma il problema è, anche fosse, come sarà declinata. Tenendo presente che il diavolo è spesso nei dettagli.

Via la prescrizione, è bagarre. Conte difende la legge Bonafede

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