Governo, oggi la prima verifica. Conte avverte: se fallisce, stacco la spina
di Monica Guerzoni e Alessandro Trocino
Verifica di governo, primo atto. Si comincia lunedì sera a Palazzo Chigi, all’indomani del Consiglio dei ministri che ha messo fine al duello sulla Banca popolare di Bari.
Verifica di governo, primo atto. Si comincia lunedì sera a Palazzo Chigi, all’indomani del Consiglio dei ministri che ha messo fine al duello sulla Banca popolare di Bari. Non senza scontri, anche lessicali. La ministra Teresa Bellanova di Italia viva ha insistito fino a notte per inserire nel titolo del decreto la parola «salvataggio» al posto di «rilancio». Per i dem, la prova che «hanno l’ossessione di Banca Etruria». Ancora scintille tra i renziani e Di Maio, che vuole dare in pasto all’opinione pubblica la lista di chi ha ottenuto illegittimamente i crediti.
Avanti così, in una continua rincorsa mediatica. Lunedì al Senato si vota la prima fiducia sulla legge di Bilancio. Renzi prenderà la parola, attaccherà ancora sul finanziamenti ai partiti e proverà a intestarsi le scelte positive della manovra. E in serata Giuseppe Conte metterà i ministri e i capi delegazione attorno a un tavolo per cercare di ricompattare la sua litigiosa squadra. Nella testa del presidente del Consiglio il nuovo orizzonte si chiama«Agenda 2023» e già la data è un problema, perché da giorni Zingaretti parla di «Agenda 2020».
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