Sulle Borse scattano i realizzi dopo i record, timori Brexit. Milano si salva

Tornano le tensioni sulla Brexit: sterlina in calo
Sul fronte Brexit, dopo il 31 gennaio inizierà il periodo di transizione per l’uscita ordinata del Regno Unito dalla Ue, che durerà fino al 31 dicembre 2020. «In linea teorica la deadline potrebbe essere spostata di 1 o 2 anni entro il 30 giugno – sottolineano gli analisti di Mps Capital Services – ma Johnson ha fatto sapere di voler cambiare la legge in maniera tale che non sia possibile un’ulteriore estensione, rilanciando la possibilità che il Paese possa lasciare l’Unione europea senza un accordo». Immediata la reazione della sterlina, perché, spiegano da ActivTrades, una legge così modificata «darebbe al Regno Unito e all’Ue meno di un anno per negoziare un accordo commerciale molto complesso. Il risultato è che la luna di miele post-elettorale è finita». La sterlina ha perso nella seduta di martedì più dell’1,5%, il calo giornaliero maggiore da luglio, e quasi il 2,5% dal massimo di 1,3514 dollari raggiunto immediatamente dopo le elezioni.

A Milano sale Atlantia, ben comprate le utility
Il FTSE MIB milanese viaggia in territorio positivo, guidato da Atlantia dopo l’articolo del Sole 24 ore in cui si delinea un cambio complessivo in termini di governance per la società e si parla della vendita delle quote di Aeroporti di Roma (il 49%) e Telepass. In attesa di capire come si svilupperà la partita su Autostrade per l’Italia (su cui, se ci sarà la revoca, «la società appare intenzionata a far valere il contratto»), il gruppo è pronta ad avviare la procedura per cedere una quota importante di Aeroporti di Roma. Sul mercato potrà così arrivare fino al 49% di Adr il cui

valore, secondo le ultime stime, «potrebbe aggirarsi attorno ai 5 miliardi». In rialzo anche le utility a partire da Snam Rete Gas, sostenuta dal riavvio del programma di buyback che proseguirà fino al 17 marzo 2020 per un ammontare complessivo di 150 milioni. Amplifon e Terna. In generale ribasso le banche, mentre il mercato si interroga sui costi di cui dovrà farsi carico il sistema per il salvataggio della Banca Popolare di Bari. Poco mossa Fiat Chrysler Automobiles, dopo i dati sulle immatricolazioni che hanno registrato un calo a novembre, in controtendenza rispetto al mercato. Attesa per il consiglio di sorveglianza di Psa-Peugeot nel primo pomeriggio, che potrebbe esaminare i dettagli della fusione .

Andamento Piazza Affari FTSE Mib

Allarme utili per Unilever
Il gigante anglo-olandese dell’agroalimentare e dei cosmetici Unilever ha lanciato un allarme sulle vendite del 2019, a causa del rallentamento del business nell’area dell’Asia del Sud, uno dei principali mercati di riferimento del gruppo. Il gruppo, che possiede oltre 400 marchi (come Knorr, Lipton, Magnum o Dove) ha detto che la crescita sarà «leggermente inferiori ai target che erano del 3%-5%», mentre per i primi sei mesi del prossimo anno le vendite dovrebbero salire del 3%. A pesare ci sono anche le vendite nell’Africa occidentale, mentre la ripresa in Nord America «richiede ancora del tempo» seppur ci siano segnali di miglioramento. Il titolo in Borsa perde oltre il 6% e sta pesando su tutto il settore dei beni di consumo.

17 dicembre 2019

Spread in lieve rialzo
Sull’obbligazionario, seduta poco mossa per lo spread tra i BTp e i Bund decennali. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005383309) e il pari scadenza tedesco è indicato in chiusura a 157 punti base, invariato rispetto al riferimento della vigilia. I decennali italiani nel finale mostrano un rendimento dell’1,28%, in leggero calo rispetto alla chiusura di ieri (1,3%).

In Usa balzo nuovi cantieri, bene produzione industriale
A novembre, i nuovi cantieri edili avviati negli Stati Uniti sono aumentati oltre le attese. Secondo quanto riportato dal dipartimento del Commercio americano, l’indice che misura l’avvio di nuovi cantieri ha registrato un rialzo del 3,2% su ottobre al tasso annualizzato pari a 1,365 milioni di unità. Gli economisti aspettavano un rialzo del 2% a 1,34 milioni di unità. I permessi per le costruzioni, che anticipano l’attività futura del settore edilizio, hanno registrato un rialzo mensile dell’1,4%.
Inoltre, a novembre, la produzione industriale negli Stati Uniti è aumentata più del previsto, dell’1,1%. Lo ha reso noto la Federal Reserve; gli analisti attendevano un rialzo dello 0,8% su ottobre. Il dato del mese precedente è stato rivisto da -0,8% a -0,9%. La produzione manifatturiera a novembre ha registrato un rialzo dell’1,1%.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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