Giorgetti: “Governissimo? Sì alla svolta, la Lega c’è”


L’ha sorpresa la svolta moderata di Salvini?
“Mi fa piacere, è da un po’ di tempo che avevo auspicato questo esito. D’altra parte il refrain del partito razzista o fascista non sta in piedi. E’ una criminalizzazione gratuita che la sinistra e i suoi ambienti culturali di riferimento ci hanno appiccicato. Come ai tempi di Berlusconi. Non gli portò un voto. Io chiedo a tutti: dov’è quest’odio? In quale manifestazione leghista si sono viste espressioni violente?”
Che cosa pensa delle sardine?
“Da una parte mi fanno simpatia, dall’altra credo sia stata un’operazione non so quanto spontanea o eterodiretta da qualche mente fine bolognese per togliere un residuo spazio di manovra ai Cinquestelle. E’ chiaro che se le sardine si affermano a livello nazionale, anche politicamente, i Cinquestelle terminano il loro percorso”.
Si parla di gruppi parlamentari pro-Conte.
“Fare gruppi parlamentari è operazione apparentemente semplice, un partito è più complesso”.
Conte ha oltre il 50 per cento di gradimento.
“Molto di meno di quanto ne aveva Monti prima di fare Scelta civica. E ho detto tutto”.
Tra un mese si vota in Emilia, e i sondaggi vi danno in pratica alla pari. Che cosa dovete fare per convincere quell’elettore su due ancora indeciso?
“Spiegare che esiste anche un’altra Emilia. Vede, gli emiliani hanno sempre conosciuto quel tipo di sistema, anche a volte ha prodotto buoni risultati, altre meno. Quel mondo non c’è più, quella realtà socioeconomnica non c’è più, ed è l’ora di cambiare”.
La relativa sottoesposizione della vostra candidata non vi penalizza?
“Lucia Borgonzoni è preparata e ha tutte le carte in regola per governare con competenza e onestà l’Emilia Romagna. Ha anche grande simpatia ed empatia con le persone: se va in un mercato a stringere mani e parlare con le persone, tutti se ne accorgeranno. Ecco, se posso darle un consiglio è proprio questo: si faccia vedere e conoscere ancora di più”.
In Emilia, un lavoratore su sette è alle dipendenze di una coop. La Lega fa paura a questo mondo?
“Sono socio di una coop e mio padre è stato per trenta anni presidente di coop, quindi conosco lo spirito cooperativo. Che va del tutto tutelato. Non vanno bene invece le degenerazioni dello spirito mutualistuico, che hanno combinato disastri con la finanza creativa e fatto danni ai soci. Quelle degenerazioni vanno evitate, per il resto è un mondo che conosciamo e con cui troveremo un’ottima intesa”

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