‘Ndrangheta in Piemonte, otto arresti: in manette l’assessore regionale Rosso
giuseppe legato, massimiliano peggio
TORINO. Arrestato della Guardia di Finanza l’assessore regionale Roberto Rosso, uno dei leader di Fratelli d’Italia in Piemonte, con l’accusa di aver chiesto voti ai clan della ‘ndrangheta per poter essere eletto nella maggioranza di centrodestra che sostiene il presidente Alberto Cirio.
Dalle prime luci dell’alba di oggi, venerdì 20
dicembre, i militari del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo
otto ordinanze di custodia cautelare in carcere, su richiesta della
Direzione Distrettuale Antimafia torinese, compresi sequestri di beni
sul territorio nazionale, nei confronti di soggetti legati alla
‘ndrangheta radicati nel territorio di Carmagnola ed operanti a Torino.
Tra le condotte contestate dalla procura, oltre all’associazione per
delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro,
anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso. Rosso, stando alle accuse, si sarebbe rivolto ad affiliati alle cosche calabresi per conquistarsi un posto in Regione.
L’indagine è condotta dai pm Paolo Toso e Monica Abbatecola.
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