Sanremo Giovani cerca il nuovo Mahmood: ecco i dieci finalisti
Shari contro Marco Sentieri alla terza sfida mettono in campo due canzoni che toccano molto la sensibilità di chi cerca testi vissuti e personali. La giuria vip addirittura segna quasi un ex-aequo regalando la responsabilità alla demoscopica e al televoto che non hanno dubbi e scelgono il ragazzo campano con un testo postumo di Giampiero Artegiani intitolato Billy Blu. Jefeo e Fasma (ma che nomi hanno?) arrivano a sfidarsi per decidere il quarto giovane che arriverà a Sanremo e tra i due che portano pezzi con autotune che chi scrive non ha mai amato ma tant’è. Certo che i primi accordi della canzone di Fasma ricordano incredibilmente una hit di qualche anno fa ma tant’è.
Fasma vince con Per sentirmi vivo anche perché la divario con lo sfidante è notevole. Arriva il momento di ascoltare Tecla Insolia con 8 marzo poiché la ragazzina (compirà sedici anni pochi giorni prima di partecipare al Festival di febbraio) passa di diritto alla manifestazione principale grazie alla vittoria al Sanremo Young che presentò proprio la Clerici. Ultima sfida fra gli Eugenio In Via di Gioia con Tsunami e Avincola con Un rider. I primi sono una certezza per chi segue il mercato indie e infatti hanno già parecchie esperienze in biografia. Già dalle prime note gli EIVDG conquistano pubblico in studio e telecamere e hanno un’altra marcia rispetto agli altri concorrenti. Avincola ha una bella canzone, non c’è dubbio ed è un peccato che la popolarità ormai assodata degli Eugenio abbia spostato il televoto che premia il gruppo mandandolo al Festivalone.
Infine, da Area Sanremo sono stati scelti dalla commissione musicale del Festival, Gabriella Martinelli, Lula che cantano Il gigante e l’acciaio e Matteo Faustini con Nel bene e nel male. I tre ragazzi vanno a chiudere la lista degli otto artisti delle Nuove Proposte. Da dire che proprio queste due ultime proposte hanno messo in campo altrettanti pezzi meritevoli di attenzione e capaci di farci immaginare che davanti a loro questi ragazzi, possano vedere qualcosa.
La supergiuria anche a febbraio
Nel pomeriggio avevamo incontrato i supergiurati per capire come
stessero vivendo la gara e Pippo, sopra tutti, non ha potuto non
ricordare le sue tante esperienze all’Ariston. Abbiamo chiesto quali
canzoni vorrebbero ascoltare, nella settimana del Festival e cioè fra il
4 e l’8 febbraio nella giornata dedicata alla storia di una
manifestazione che compirà 70 anni. Pippo senza un dubbio ha subito
risposto che vorrebbe risentire E se domani («una delle canzoni
più internazionali presentate al festival») e “La voce del silenzio”.
Carlo Conti “4 marzo 1943” («il mio primo ricordo del Festival e di un
Lucio Dalla barbuto») e Un’avventura; Gigi D’Alessio Mi sono innamorato di te e Se stasera sono qui mentre Antonella Clerici Io che non vivo.
Amadeus ha detto di voler invitare proprio i giurati d’onore di Sanremo Giovani anche a febbraio: «Ci sono delle canzoni bellissime. Non so come faremo la sera del giovedì a festeggiare i 70 anni. Ci vorrebbero 30 ore. C’è davvero tanto materiale: Si può dare più non è una bella canzone? Ed È la mia vita di Al Bano?». Baudo dice di aver perso il conto delle sue presenze a Sanremo («17 o 18, sono stato tante volte ospite», dice). «Sanremo l’ho inventato io» scherza autocitandosi. «Devo dire che anche io mi sento a casa… a casa di Baudo», gli fa eco ridendo Carlo Conti che assicura di mantenere un ricordo del festival «come di una vacanza, di un grande divertimento e un’energia enorme». E se Gigi D’Alessio dice che «per gli artisti Sanremo è come Lourdes perché o ti apre le porte del mondo ti chiude pure quelle di casa tua», Baudo ricorda la dimensione internazionale dei suoi primi festival, dove davvero arrivarono tutti, da Louis Armstrong a Madonna, dai Queen a Springsteen, da Whitney Houston (che regalò alla platea dell’Ariston l’unico bis della storia del festival) ai Duran Duran.
«Avevo avuto – ricorda Baudo – un’idea furba: facevo una pagina di pubblicità su Billboard con scritto “Sanremo festival vi aspetta” e venivano tutti. A volte anche senza cercarli. C’era il mondo». Fu invece Carlo Conti a inaugurare la selezione di Sanremo Giovani come programma separato dal Festival. «Devo dire che Sanremo Giovani negli ultimi anni è cresciuto tantissimo. Basti pensare ai nomi di Ermal Meta, Irama, Ultimo, Francesco Gabbani, Mahmood… E anche quest’anno il livello è molto alto», ha sottolineato Conti. Gli ex conduttori concordano anche su un’altra cosa: non daranno consigli ad Amadeus. «Non si fa, non l’ho mai fatto», dice Baudo. «È giusto che ognuno faccia il proprio festival», ha chiosato Conti sorridendo.
LA STAMPA
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