Giorgia Meloni alla Lega: niente inciuci. “E in Emilia possiamo vincere

Questa confusione su tanti argomenti che effetti avrà sul voto emiliano-romagnolo?
“Noi abbiamo un perimetro chiaro che ci rafforza, su alleanze, identità e progetti. Che debolezza invece rivela Bonaccini, allontanandosi dalla sua storia, dai partiti con cui ha governato, fingendo di essere qualcos’altro”.

Il centrodestra non aveva mai vinto due tornate elettorali (le politiche e le europee) consecutive in Emilia-Romagna. La spinta porterà anche alla vittoria con Lucia Borgonzoni?
“Ragionevolmente si può vincere. Girando per la regione in tanti mi hanno detto: ‘ho un problema di identità, ho sempre votato a sinistra, ma ora mi sento più vicino alle vostre battaglie’. Io rispondo: ‘il problema di identità ce l’ha la sinistra, non voi’. La sinistra difende il sud del mondo, ma non le periferie delle Città metropolitane. Noi ci siamo”.

Giancarlo Giorgetti, in un’intervista al Qn, ha consigliato alla Borgonzoni di stare ancora di più tra le persone. Condivide il consiglio?
“Non posso dirlo. Posso dire però che per noi è sempre stato meglio fare campagna tra la gente, nei mercati rionali. Lucia è un candidato scelto dalla Lega, noi abbiamo dato la disponibilità a sostenerla lealmente. Chiaramente in un quadro di reciprocità da sviluppare in altre regioni”.

Il tema della ‘sicurezza’ inciderà anche su questo voto?
“Certo, è il più sentito in Emilia-Romagna. Una regione sicuramente locomotiva, ma se si inizia a non stare bene il fallimento è della politica. A Bazzano, il sindaco diceva che problemi non c’erano, malgrado le segnalazioni dei cittadini. Ed è incredibile, in Italia praticamente non è sanzionato il furto d’appartamento: su 250mila casi annui il 3% dei colpevoli viene individuato. E solo l’1% va in carcere. E poi aggiungo: se l’Emilia-Romagna diventa la regione dove chiude il più alto numero di imprese artigiane, un problema c’è. E quella plastic tax ridicola, rischia di far chiudere decine di imprese”.

Come continuerà la vostra campagna elettorale?
“Io tornerò spesso nell’ultimo mese, in caso di vittoria abbiamo una bella classe dirigente pronta a darsi da fare. È vero che l’Emilia-Romagna è un importante test nazionale, ma noi non siamo qui per mandare a casa il governo, quanto per dare un’alternativa ai cittadini”.

QN.NET

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