Paradosso italiano. Magistratura a gamba tesa, politica inerte
Solo così si spiega ad esempio la decisione del tribunale dei ministri di Catania di chiedere il giudizio per l’ex titolare degli Interni, reo di aver congelato lo sbarco di un gruppo di clandestini dalla nave Gregoretti. Gesto discutibile, apprezzabile, deprecabile, ma che sta nella politica, non nel codice penale, come la stessa Procura aveva chiesto. Dettagli. Il risultato è sempre il solito. Una politica che cammina sul filo del rasoio non tanto e non solo per le sue mascalzonate reali, ma anche e soprattutto per gli interventi a gamba tesa di un nucleo di ‘Pulizia Giudiziaria’ che spara ad alzo zero su chiunque si affacci alla ribalta, preferibilmente se non in sintonia con la sinistra doc.
Con risultati paradossali e devastanti. Un Pd che risulta iper garantista sulla prescrizione di fronte ai talebani grillini. Un Di Maio neo Alice nel Paese delle meraviglie. Uno scaricabarile penoso sul caso Salvini di chi all’epoca c’era, eccome. E di sicuro non dormiva.
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