Gianluigi Paragone cacciato dal Movimento | Il senatore a Tgcom24: “Sono stato espulso dal nulla”
Il collegio dei probiviri, composto da Raffaella Andreola, Jacopo Berti e Fabiana Dadone, ha disposto l’espulsione dal Movimento 5 Stelle di Gianluigi Paragone. “Sono stato espulso dal nulla del Movimento di palazzo. C’era una volta il 33%, ora…”: è il commento a caldo del senatore a Tgcom24. Tra le altre cose, l’espulsione viene motivata anche con il voto espresso in difformità dal gruppo parlamentare sulla legge di Bilancio.
Paragone a Tgcom24: “Di Maio? Un accumulatore di poltrone” “Quando perdi due elettori su tre, capisci che ti espelle il nulla”, ha ribadito Paragone a Tgcom24. “Ormai – ha aggiunto – il M5s si è accomodato nel palazzo, è un Movimento che si è messo le pantofole. Sto ricevendo tanti messaggi: c’è una grande rabbia di quegli attivisti che pensavano che il Movimento fosse anti-sistema”. Poi ha promesso: “Racconterò alcuni retroscena di questa espulsione, perché ci sono particolari succosi”. E su Di Maio: “E’ l’uomo che ha accumulato più poltrone di qualsiasi altro”.
Il voto contro le direttive Nel Codice etico M5s, tra gli obblighi per gli eletti del Movimento, c’è anche quello di votare sempre la fiducia al proprio governo. E proprio su questo punto il senatore Paragone è venuto meno, non votando la fiducia al governo sulla Manovra. Da qui la decisione di espellerlo. La memoria presentata da Paragone al collegio non è quindi stata ritenuta sufficiente.
Le critiche ai vertici Il senatore da tempo non risparmiava critiche ai vertici e agli ormai ex colleghi del Movimento. “Se passa l’accordo tra M5S e Pd – aveva detto tempo fa in un’intervista – torno a fare il giornalista”.
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